Preti pedofili - l’intervento
Don Gelmini e i difensori secondo il principio dell’ignoranza "lo conosco per cui è innocente"!

di Marco Marchese

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Non sono intervenuto e non intendo farlo oggi sul caso don Gelmini. Questo per una serie di motivi contingenti: ci sono tanti altri casi di vittime di preti pedofili che purtroppo non hanno la stessa attenzione mediatica, troppi “esperti” si sono occupati di questo caso (esperti soprattutto in audience, libri, articoli e giornali!).

Il mio lettore si chiederà allora perché oggi, invece, è proprio di questo caso che voglio scrivere.

“Ci sono momenti nella vita in cui non si può tacere” scriveva Oriana Fallaci, e questo è uno di quei momenti: un momento in cui l’ipocrisia va denunciata, in cui le vittime vanno difese.

Questo dopo aver visto la puntata di matrix (pessimo esempio di informazione perché costruito ad ho, perché si taglia e si lascia solo quello che fa comodo!!!) andata in onda su canale cinque l’8 gennaio scorso e che ha trattato proprio il caso don Gelmini.

Innocente o colpevole, certo nessuno di noi può dirlo. E non è su questo che voglio scrivere. Semmai sull’ipocrisia di alcune persone, che sono legati alle poltrone dei salotti televisivi o per mania di protagonismo, o perché hanno qualche introito particolare.

Sul prete in questione io non so più di quanto si è già detto, scritto e ripetuto. Certo, ho ricevuto la testimonianza di alcune delle vittime che hanno denunciato il prete (e questo in tempi in cui delle denunce nemmeno si vedeva l’ombra!). Ma come sempre in questi casi, quello che mi sta a cuore è che la vittima (o presunta tale, come mi correggerebbe subito qualcuno) ritrovi la propria serenità e la propria voglia di vivere. Assicurare il pedofilo alla giustizia, soprattutto quando gli abusi hanno avuto luogo tanti anni addietro, è stato sempre per me un fatto secondario, ma sempre improtante.

Sul caso don Gelmini ci si è schierati tra innocentisti e colpevolisti. Come spesso accade. E ancora una volta, se proprio mi devo schierare da una parte, preferisco stare dalla parte delle presunte vittime, piuttosto che del presunto pedofilo. Ma non è nemmeno questo il motivo di queste mie parole.

Ma l’altra sera la trasmissione mi ha fatto veramente andare su tutte le furie (vorrei utilizzare un altro termine ma non posso), non solo come persona dotata di un minimo di intelligenza, ma soprattutto come una persona che ha subito sulla propria pelle la violenza di un abuso e che ogni giorno cerca di impegnarsi per ascoltare chi ha avuto la stessa esperienza per dare un conforto, un sorriso, o semplicemente un silenzio (senza mai chiedere nulla in cambio al contrario di certi psicologi o psichiatri che si celano dietro al marchio di un’associazione per fare pagare alle vittime le terapie e le consulenze!!!).

Si perché tante volte noi vittime non siamo stati creduti perché chi ha abusato di noi era una persona “per ben”, “santa” e “spirituale”!

E quella sera ho ascoltato il dott. Meluzzi (psichiatra impegnato nella difesa dell’infanzia violata!), difendere il suo “padre spirituale”, sicuro della sua innocenza. E questo perché “lo conosce bene”. Eppure il dottore doveva sapere che i pedofili, coloro che abusano del tuo corpo (soprattutto se preti!) manipolano prima di tutto la tua mente, le tue sofferenze e la tua anima! Eppure il dottore doveva sapere che è proprio questo che impedisce alla vittima di denunciare, che rende questo fenomeno così oscuro e omertoso. Eppure il dottore doveva sapere che i pedofili si camuffano bene e sono bravi a mascherarsi.

E che dire allora dei tanti tentativi di screditare le vittime perché dal passato macchiato da furti o uso di droga?! Non lo sapeva il dottore che sono proprio queste le vittime ideali di un abusante: fragili, e poco credibili! Tutto questo, che agli occhi di qualcuno sedicente “esperto” diventano delle “prove” dell’innocenza di don Gelmini, non dovrebbero essere delle aggravanti. Non avrebbe lui dovuto affermarlo con fermezza durante la trasmissione?

Quale motivo per difendere, senza mai farsi venire un minimo dubbio, il proprio padre spirituale? Non ho risposte e non voglio averne, ma mi chiedo solo che credibilità ha una persona che un giorno sta dalla parte dei bambini (parlando di vittime, di modalità di abusi ecc ecc) e il giorno dopo sta dalla parte del presunto abusante (dimenticando tutto quello detto il giorno prima!)?

Saprà sicuramente il religiosissimo Meluzzi quale condanna riserva Dio a chi scandalizza i più piccoli, e dato che almeno in cielo non si fanno indulti, penso che Dio sarà severo nel suo giudizio non solo con chi ha abusato dei bambini, ma anche con chi ha difeso gli abusanti cercando di screditare i piccoli e con chi ha visto e ha lasciato fare!


Marco Marchese

Presidente

Ass. per la Mobilitazione Sociale Onlus

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Martedì, 15 gennaio 2008