Preti pedofili
Has he cleaned up the Church?

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Pochi giorni prima che iniziasse la visita del Papa negli Stati Uniti, Good morning America, il popolare programma televisivo americano, ha mandato in onda un servizio sui vescovi accusati di abusi sessuali a cui ha dato il titolo "Ha ripulito la Chiesa?" che allude con sottile ironia allo scetticismo sulla possibilità che le sue parole possano estirpare dalla società americana, come per incanto, il fenomeno che l’ha sconvolta per quattro decenni.
Più o meno nello stesso tempo Bishop Accountability - il website che ha creato un database di 4.500 ecclesiastici coinvolti nello scandalo dei preti pedofili - ha pubblicato un elenco delle malefatte dei diciannove vescovi accusati di abusi sessuali, che assomiglia a una galleria degli orrori. In esso sono descritti, infatti, abusi su minori, molestie a donne e chierichetti, stupri di ragazzi e ragazze, atti osceni ai danni di orfanelli, tentativi di assassinio delle vittime, sodomia, sesso orale e relazioni omosessuali multiple.
Lo SNAP - il sito gestito dai sopravvissuti agli abusi del clero - ha reso noto l’elenco dei cardinali americani che non hanno mosso un dito a salvaguardia delle vittime e ha assegnato la palma del peggiore a Francis George, cardinale di Chicago, che non presentò ricorso contro l’elezione di Padre David McCormack a Presidente dei Vescovi cattolici americani, pur essendo a conoscenza dei suoi trascorsi di pedofilo.
Questi eventi non hanno avuto il rilievo che meritavano sui media, cosicché le persone attente a queste tematiche non hanno potuto cogliere nelle parole del Papa l’intenzione di addossare le colpe della Chiesa a una società troppo permissiva.
Il responsabile di Bishop Accountability, Terence McKierner, ha detto che le gerarchie ecclesiastiche devono cacciare i vescovi coinvolti negli scandali e rendere pubblici i nomi degli oltre 2.000 preti sotto accusa dei quali mantengono ancora segreta l’identità, se vogliono debellare davvero la cultura della pedofilia che alligna nella Chiesa.
Un altro punto su cui McKierner si è mostrato critico sul modo di gestire il dossier pedofilia è il non voler riconoscere che questa è connessa all’obbigo del celibato.
Tutto questo dimostra che gli americani non credono che le sue scuse e le promesse di liberare la Chiesa dalla vergogna che la opprime riusciranno mai a far cadere nell’oblio uno scandalo di tale portata.



Sabato, 26 aprile 2008