Su Padre Fedele

Rassegna stampa


http://qn.quotidiano.net/2008/03/11/71478-suor_tania_stata_violentata.shtml

SCANDALO IN CONVENTO / PARLA LA MADRE SUPERIORA
"Suor Tania è stata violentata"
Parte il processo a padre Fedele
"Non voglio fare la fine di Tortora"

Prima udienza del processo a padre Fedele Bisceglia accusato di violenza sessuale ai danni di una suora. "Qui si va alle calende greche, ma io ho 70 anni" , ha sbottato il frate.
Cosenza, 11 marzo 2008 - "Suor Tania è una donna forte e coraggiosa, che ha trovato il coraggio di parlare. Noi la stimiamo, l’appoggiamo e le crediamo". Lo ha detto ai giornalisti suor Tiziana, superiora generale delle Francescane dei Poveri, di cui fa parte la religiosa che accusa padre Fedele Bisceglia ed il suo segretario Antonello Gaudio di averla violentata. Suor Tiziana ha parlato con i giornalisti in occasione della prima udienza del processo, iniziato stamani a Cosenza. La presunta vittima, suor Tania Alesci, secondo la superiora dice il vero. "Abbiamo fiducia nell’operato dei giudici - ha detto - Adesso lei sta prendendo tutte le misure necessarie per questo processo di guarigione, perchè di questo si tratta. Non si rimane indenni dopo essere passati attraverso una vicenda simile".

PADRE FEDELE

"Io non voglio fare la fine di Enzo Tortora": lo ha detto Padre Fedele Bisceglia al termine della prima udienza del processo in cui è imputato per violenza sessuale ai danni di una suora. "Qui si va alle calende greche, ma io ho 70 anni", ha detto il frate. Alla domanda sul perchè ci sarebbe, secondo lui, un complotto ai suoi danni, ha risposto: "Perchè ho difeso 370 crocifissi! L’istituto Papa Giovanni l’ho difeso io! Ho difeso 18 ragazzi che dovevano essere commerciati. Ci sono soldi pesanti e c’è anche qualcosa di più serio: voi sapete che c’è la vendita degli organi, no?".


http://notizie.alice.it/notizie/cronaca/2008/03_marzo/11/padre_fedele_iniziato_il_processo_si_terra_a_porte_chiuse,14267193.html?pmk=nothpcro
PADRE FEDELE/ INIZIATO IL PROCESSO, SI TERRA’ A PORTE CHIUSE
Rigettata la richiesta di trasferire procedimento a Salerno
Cosenza, 11 mar. (Apcom) - Si svolgerà a porte chiuse il processo iniziato oggi al tribunale penale di Cosenza contro Padre Fedele Bisceglia, l’ex frate francescano accusato di violenza sessuale di gruppo su una suora.
Così ha deciso il presidente del collegio giudicante, Gallo, accogliendo la richiesta degli avvocati di Suor Tania, che è persona offesa e parte civile nel dibattimento.
Una decisione, questa, presa male dai difensori dell’imputato e dallo stesso Padre Fedele, il quale, entrando questa mattina nel palazzo di Giustizia insieme al segretario Antonello Gaudio (accusato per lo stesso delitto) ha detto: "Gesù è stato venduto dall’apostolo, io sono stato venduto dai miei confratelli. Sono stato vittima di un complotto, ho i documenti in mano". Il difensore di padre Fedele, Eugenio Bisceglie, si è opposto invano alla richiesta di celebrare il processo a porte chiuse. Il collegio giudicante ha anche respinto la richiesta degli avvocati di parte civile, secondo i quali il processo andava spostato a Salerno per competenza territoriale poiché la presunta vittima, nella fase di indagini preliminari, aveva chiamato in causa un magistrato del tribunale dei minori di Catanzaro.
Fuori dal tribunale di Cosenza, alcuni amici di Padre Fedele hanno esposto striscioni e manifesti inneggianti alla libertà dell’ex francescano.


http://www.laprovinciacosentina.it/portale/view_notizia.cfm?Q_TEM=CRONACA&Q_ID=2916
Prima udienza del processo a carico di Padre Fedele
E’ stata rigettata la questione preliminare sulla incompetenza funzionale e territoriale sollevata, nel dibattimento iniziato oggi, dalla difesa di padre Fedele ed Antonio Gaudio. La richiesta di incompetenza funzionale e territoriale è stata rigettata perché il magistrato dei Tribunale dei minorenni di Catanzaro non risulta nel ruolo di indagato. L’udienza sta ora proseguendo con la richiesta dell’ammissione delle prove da parte del pm Curreli
I difensori di Padre Fedele Bisceglia e del suo segretario Antonio Gaudio, accusati di violenza sessuale nei confronti di una suora, sono pronti ad affrontare il dibattimento con "animo sereno e con fiducia". I difensori di Padre Fedele, gli avvocati Eugenio Bisceglia e Franz Caruso, al termine della prima udienza del processo hanno detto: "non eravamo d’accordo con un processo a porte chiuse perché pensiamo non potesse esserci nessun pregiudizio. Ma non ci meraviglia questa decisione perché processi del genere si svolgono a porte chiuse. Affronteremo il dibattimento con animo sereno e fiducioso". I difensori di Antonio Gaudio, gli avvocati Roberto Loscierbo e Tommaso Sorrentino, hanno evidenziato che "il processo è stato incardinato, la vera istruttoria inizierà dal 9 aprile in poi. Sicuramente sarà un processo lungo ma siamo certi che attraverso il vaglio dibattimentale proveremo l’assoluta innocenza di Gaudio".
Il legale della suora che avrebbe subito le violenze sessuali da padre Fedele Bisceglia e dal suo segretario Antonio Gaudio, l’avvocato Marina Pasqua, ritiene che lo svolgimento del processo a porte chiuse è importante per "tutelare la riservatezza della vittima". "Il dibattimento a porte chiuse - ha aggiunto - è importante anche per evitare che un’eccessiva attenzione possa turbare la serenità dello svolgimento del processo". La delegata del centro antiviolenze ’Roberta Lanzino, Roberta Attanasio, che si e’ costituita parte civile ha ricordato che "il valore politico della nostra costituzione di parte civile é significativo perché non intendiamo lasciare da sola la suora in questo processo. Non è la prima volta che il centro Lanzino si costituisce
parte civile in tali processi. Questa mattina abbiamo fatto un appello affinché ci si accosti a questo processo non con morbosità. Affronteremo il dibattimento con serenità, sperando che sia un clima condiviso da tutti. Abbiamo sostenuto la suora nella sua richiesta di processo a porte chiuse proprio per creare un ambiente più sicuro e tranquillo lontano da telecamere e morbosità. La nostra presenza sarà sempre accanto alla suora affinché vengano rispettate tutte le sue richieste". "Siamo soddisfatti da questa prima udienza - ha affermato il legale del centro Lanzino, avv. Giorgia De Gennaro -. Sono state accolte le nostre richieste, in primis quella di tutelare la suora".



http://www.unionesarda.it/DettaglioCategorizzato/?contentId=18424

Padre Fedele: ’’Mi vogliono vendere come hanno fatto con Gesù’’

Continua a dichiararsi innocente il frate cappuccino accusato, insieme al suo segretario Antonio Gaudio, di aver violentato una suora. Questa mattina si è tenuta la prima udienza del processo, già aggiornato al prossimo 9 aprile.

’’Io sono in galera perché ho difeso i bambini e i poveri”. Sono queste le poche parole rilasciate da padre Fedele Bisceglia durante una pausa della prima udienza del processo che lo vede imputato per violenza sessuale. Secondo l’accusa, il frate, insieme al suo segretario Antonio Gaudio, avrebbe abusato di una suora.
Questa mattina è iniziato il processo al Tribunale di Cosenza, ma è già stato aggiornato al prossimo 9 aprile. Tutta la fase dibattimentale, come ha chiesto il legale della parte offesa, si svolgerà a porte chiuse. "La richiesta che è stata formulata dalla suora - ha detto il suo difensore, l’avvocatessa Marina Pasqua - è introdotta dalla legge sulla violenza sessuale che consente ciò affinché sia rispettata la riservatezza della persona offesa". Richiesta condivisa dal legale del Centro antiviolenza, fondato dallo stesso padre fedele, “perché prevale il rispetto della donna-suora che ha fatto già la scelta di denunciare e che richiede quindi riservatezza". A non essere d’accordo è il sacerdote che ha detto: "Questo processo si sta svolgendo bene soltanto che lo vogliono fare a porte chiuse, ma noi lo faremo a porte aperte con voli", ha sottolineato. "Io sono innocente. Come hanno venduto Gesù Cristo alcuni vogliono vendere anche me. Ma noi dobbiamo dire sempre la verità. Io sono in galera perché ho difeso i bambini e i poveri dell’istituto Papa Giovanni”. Per padre Fedele alla base di tutto ci sarebbe una congiura: “L’attaccamento al denaro e la superbia sono entrambe in questo complotto. Io credo profondamente nella magistratura e amerò sempre il mio Ordine perché questo peccato non l’ho mai commesso ma neanche pensato". Il religioso oggi si è presentato con l’abito talare ma non con il saio. L’Ordine dei Cappuccini infatti lo ha espulso.
All’ingresso del Tribunale di Cosenza, alcuni sostenitori hanno esposto degli striscioni a difesa del sacerdote: "Fuori padre Fedele dentro i calunniatori" ed anche "Giù le mani dall’Oasi, giù le mani da Cosenza".
Oggi intanto è stata respinta la questione preliminare avanzata dai difensori del religioso che volevano spostare il processo a Salerno. Un processo impegnativo in cui verranno sentiti 140 testimoni, tra quelli dell’accusa e quelli della difesa. I giudici hanno infatti ammesso tutti i testimoni chiesti dalle parti mentre alcune prove documentali sono state accolte con riserva in attesa dell’esito degli interrogatori dei testi di riferimento.



Mercoledì, 12 marzo 2008