Il silenzio e la segretezza del card. Evans, per il suo ruolo di pastore, verso le vittime sessualmente abusate

di Michael-Vincent Crea

20 LUGLIO 2007
Harlem, NY - Tra le archidiocesi di Boston e Los Angeles, c’è un buco nero di silenzio clericale sulle vittime abusate dal Cardinale Edward Egan di New York. Comunque, la posizione di questo pastore solitario sta facendo venire a galla la seconda più grande e arrogante copertura di silenzio e segretezza negli Stati Uniti. Il pastore Michael Vincent Crea è deciso e pronto a “urlare dai tetti” le gesta del Vaticano, forse proprio lunedì 23 luglio nel tribunale di New York alle 9.30 del mattino.
Non avendo ricevuto risposta né dal Vaticano né dalle autorità di New York dal 2002, riguardo tutta la faccenda degli abusi subiti al St. Joseph Seminary a new York e dai Padri Paolini nel loro collegio di Washington D.C., nelle ultime due settimane Crea è rimasto di fronte alla cattedrale di St. Patrick, rivolgendo al cardinale Egan le sue parole italiane: “Basta! Basta! Chiedete al cardinale Egan, perché non ha investigato sugli abusi da me subiti?”. Crea cantilenava Crea in inglese: “Enough, enough”, facendo eco alla intervista di Egan sul NY Times, dove spiegava il suo ruolo qui e nella diocesi di Bridgeport, dicendo che Crea gli stava facendo perdere la pazienza e la “carità fraterna”. Egan ha anche affermato di non sentire la necessità di incontrare le vittime.
Arrestato e, dopo essere stato trattenuto la notte del 3 aprile, è tornado in tribunale il 22 maggio, dove ha ricevuto il benservito, continuando a conservare il silenzio e la segretezza verso gli abusati di New York. L’avvocato di Crea, Geoffrey S. Stewart, ha ripetuto che non c’erano capi d’accusa sul suo cliente. Il pastore è fiducioso che la sua innocenza prevarrà durante e dopo il processo, proseguendo il suo impegno in favore di tutte le vittime. Neanche dopo la bancarotta di Boston, papa Giovanni Paolo II o Benedetto hanno deciso di parlare con nessuna delle persone violentate.
Il pastore Crea, non avendo ricevuto risposta ai suoi appelli da entrambi ipapi, è venuto a Roma il 22 giugno, per la prima visione di “Hand of God”, un documentario della PBS andato in onda a febbraio. Crea ha accettato l’invito del produttore del film, Joe Cultrera e suo fratello Paul, il quale è stato a sua volta violentato all’età di 11 anni e hanno reso una testimonianza toccante e profonda, sobria e veritiera degli effetti della pedofilia nel clero e degli abusi sessuali sulle vittime, su se stesso, le famiglie e tutta la comunità cattolica.
Il pastore ha trovato una buona accoglienza tra i membri del partito Radicale e della NGO delle Nazioni Unite, in cui si ritrovano alcuni tratti della battaglia di Gandhi per una risoluzione pacifica delle ingiustizie. Hanno sponsorizzato insieme il seminario tenuto in parlamento, con la partecipazione dell’avvocato di Houston Daniel Shea, il cui impegno ha facilitato la rottura del silenzio a Boston. La testimonianza di una coppia, la cui figlia di 6 anni è stata violentata, come altri bambini italiani, in un istituto di suore, ha portato il pastore Crea fino alle lacrime. Come Crea, 92 persone hanno lanciato un appello a Papa Benedetto, senza alcuna risposta. Due preti sposati hanno parlato del matrimonio e del celibato come doni paritetici in relazione al presbiterato.
Come il pastore Crea, Marco Marchese, 25 anni, un seminarista italiano violentato in seminario, ha parlato della segretezza del Vaticano.
Dopodiché il pastore Crea e i fratelli Cultrera , con Maurizio Turco, membro del Parlamento, il delegato delle Nazioni Unite, Matteo Mecacci, e altri amici si sono recati a Piazza S. Pietro per una dimostrazione a favore della rottura del silenzio, proprio di fronte gli appartamenti di Papa Benedetto. Le sue finestre erano accese, anche se le candele e le rose che commemoravano le vite e le anime delle vittime erano tenute in ombra dalle forze di sicurezza Vaticane. Il tramonto non ha spento la verità e proprio al tramonto il simbolo dell’associasione OWL [One World Life Systems] di Crea è stato esposto. Rompere il silenzio nella piazza di S. Pietro, centrare il bersaglio gridando “chi è stato, chi è stato”, o urlando “BENEDETTO! Vogliamo giustizia!”.
Prima che Benedetto venga in visita negli Stati Uniti, proprio a New York, il cardinale Egan potrebbe scegliere di seguire la linea pastorale di Los Angeles, ma state sicuri che, durante la lunga notte di oscurità per le anime violate, il pastore Michael-Vincent Crea con determinazione “riporterà l’alba”.

(Traduzione di Stefania Salomone)

Giovedì, 26 luglio 2007