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CESENATICO - Abusi su minore: patteggia ’’l’amico’’ di Don Giacomoni

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CESENATICO – Ha ottenuto il patteggiamento della pena a due anni di carcere e 50mila euro di risarcimento alla vittima Giuseppe Farnedi, 63 anni, noto ristoratore di Cesenatico accusato di abusi sessuali su un minore straniero. La vittima, nemmeno 15enne, era ospite dell’associazione Arcobaleno, l’ente di cui don Giacomoni, il prete da poco condannato ad otto anni di carcere per violenza sessuale, induzione e sfruttamento della prostituzione, era il presidente.

Farnedi, difeso dall’avvocato Riccardo Roccari, era finito in manette nell’ottobre del 2006, insieme al prete “degli immigrati”, don Giuseppe Giacomoni, e a Dan Joan Cilean, rumeno di 26 anni, coinvolto, ma in un solo caso, per concorso in sfruttamento della prostituzione ed ora Fulcro di tutto era comunque l’uomo di chiesa.

Insieme a loro era stata coinvolta un’assistente sociale, difesa dall’avvocato Marco Martines, perché sospettata di aver riferito al prete dove il minorenne fosse stato accompagnato per proteggerlo dopo il suo allontanamento dall’associazione Arcobaleno. Ma non c’entrava nulla ed è stata completamente assolta dalle accuse.

L’indagine della Squadra mobile di Forlì, inizialmente coordinata dal pm Alessandra Serra, poi passata al sostituto procuratore Fabio Di Vizio, aveva fatto emergere una realtà inquietante: l’uomo di chiesa, secondo l’inchiesta, gestiva un vero e proprio giro di prostituzione “cedendo” gli ospiti della comunità umanitaria di cui era il gestore (stranieri, persone indigenti e anche un minore), in cambio di denaro.

Il rito alternativo per Farnedi era stato proposto anche a fine giugno. Stessa pena e stesso risarcimento, ma, inizialmente, 50mila euro erano stati ritenuti una somma non adeguata al danno subito dal 15enne, di cui per altro si sono perse le tracce.

lisa tormena



Domenica, 11 novembre 2007