DE PROFUNDIS
di Don Aldo Antonelli (prete in lutto)
Carissimi, Tanto tuonò che piovve, e la pioggia divenne temporale, e il temporale si tramutò in uragano… uno tzunami che tutto travolge, cancellando ogni sentiero di umano percorso; oscurando ogni raggio di umile, divina presenza con il drappo della autoreferente prepotenza. Cari amici, di fronte alle spoglie di una chiesa che fu sono incerto se piangere o imprecare. Le premesse, ormai, c’erano tutte. Dopo anni di epurazione, con teologi silenziati, vescovi rimossi, sacerdoti desacerdotati, seminari e università teologiche “normalizzate”, il risultato non poteva essere che questo: una chiesa narcisisticamente intronizzata su se stessa in nome di una verità militarizzata. Nel lutto si usa ripercorrere a ritroso il cammino del tempo che fu e rivivere le tappe gioiose di conquiste ormai imbavagliate e purtuttavia, per me, testardamente ancora molto eloquenti.
E’ quello che cerco di fare con voi: dar voce ai ricordi e ai saperi.
Note sparse Sulla Verità Jean Sulivan, in una bellissima immagine ebbe a dire che E’ per questo che Urs von Balthasar ebbe a scrivere: " ……………… "La tua verità? No. Conservala per te… La verità. Andiamo a cercarla" (A.Machado) ……………… Al tempo del Concilio Vaticano II, lo Spirito Santo aveva fatto scrivere dai nostri vescovi che “Nella fedeltà alla coscienza i cristiani si uniscono agli altri uomini per cercare la verità e per risolvere secondo verità numerosi problemi morali, che sorgono tanto nella vita privata quanto in quella sociale” (Gaudium et Spes n. 16) ……………… “L’ ‘amore della Verità’, che oggettiva, cosifica e trasforma in possesso ciò che dovrebbe invece possederci, è un amore idolatra. Lidolatria è la forma segreta del rifiuto. Questa verità sempre sfuggente, che mi strappa da me stesso, mi lacera: poterla una buona volta richiudere nella sua piccola bara e restarmene tranquillo, vivisezionarla, smerciarla... Vi sono fedeltà che mascherano dei tradimenti" (Gabriel Ringlet: Levangelo di un libero pensatore; p. 73) ……………… “Proclamare acriticamente che il cristianesimo è la sola verità, è una dichiarazione di guerra” (Arturo Paoli su Rocca 19/94 p.52) …………… “Lomaggio alla Verità può venire dalla bocca degli innocenti, come dalla bocca dei perversi, con la differenza che, mentre i primi vi legano il cuore adorando, i secondi vi nascondono la loro malizia complottando” (don Primo Mazzolari) …………………. “ (Raimond Pannikar) ………………. “Una volta credevo che il contrario di una verità fosse lerrore e il contrario di un errore fosse la verità. Oggi una verità può avere per contrario unaltra verità, altrettanto valida, e lerrore un altro errore”. (Flaiano: Diario degli errori; p.88) ………………… “La tua verità, Signore, non appartiene a me, né a nessun altro, ma è di tutti coloro che tu inviti apertamente a fruirne. E tu ci ammonisci severamente a non considerarla come nostra proprietà privata, perché non finiamo per esserne privati". (S.Agostino: Confessioni, XII, 25) ……………….. “In che misura l’amore, sia pure con molte opinioni sbagliate, è da preferirsi al la stessa verità senza amore? Noi si potrebbe anche morire senza conoscere molte verità e tuttavia essere portati in seno ad Abramo. Ma se morissimo senza amore, a cosa sarà servita la nostra conoscenza? Tanto quanto serve al diavolo” (John Wesley)
Il sogno di una chiesa che fu
Sulla tomba di Raffaele Pettazzoni 1883-1959, studioso non cristiano delle religioni si legge questa epigrafe: “Esaltò nello studio e nella vita il mistero che rivelato ci divide e sofferto ci unisce” ………………….. Nel seminario di Verona in cui negli anni 1964-1968 ho studiato, un prete amico, don Olivo Dragoni, amava ripetere: “ ………………… Il Cardinal Etchegaray, non molti anni fa aveva ancora il coraggio di scrivere: “Dobbiamo essere felici di essere differenti. Chi di noi può pretendere di esaurire il messaggio del Vangelo e ridurlo a una sola voce? Ciascuno deve un pò convertirsi al volto dellaltro per correggere ciò che nella propria visione è troppo particolare...Altrimenti il nostro pellegrinaggio diventa crociata, la nostra testimonianza ideologia, il nostro volto una caricatura. Siamo contenti di essere differenti” …………….. Nel 1991, nonostante tutto, anche Giovanni Paolo II aveva il coraggio di usare altri registi, parlando della Chiesa: “E attraverso la pratica di ciò che è buono nelle loro proprie tradizioni religiose e seguendo i dettami della loro coscienza che i membri delle altre religioni rispondono positivamente allinvito di Dio e ricevono la salvezza in Gesù Cristo, anche se non lo riconoscono come salvatore”. (Giovanni Paolo II: "Dialogo e annuncio" 1991) ……………….. Mentre già qualche anno fa il gesuita francese Albert Longchamp ha paragonato
Il ritorno delle religioni autoritarie
“Il buon Dio non ha creato (Franz Rosenzweig) ………………… “Esiste, al centro stesso delle religioni, e in particolare delle religioni monoteiste, un’aggressività, un orgoglio, un esclusivismo che talvolta danno i brividi” (Gabriel Ringlet; prete belga, rettore dellUniversità di Lovanio) …………………. “Le religioni sono dei sentieri apparentemente distinti, che conducono nello stesso luogo in forza delle loro differenze: sono strumenti di conoscenza validi e insieme incompleti, utili quando aprono al simbolico puro e alla contemplazione della totalità; pericolose quando fanno di se stesse un valore assoluto in senso storico e sociale" (M. Gallizioli)
Pirandello pone sulla bocca di un suo personaggio queste parole: “Io ho sempre inventato le verità, caro signore, e alla gente è sempre parso che dicessi le bugie”. Concludo con le parole dello stesso autore con il quale ho iniziato queste citazioni, Jean Sulivan: “Un giorno ho capito che si poteva mentire dicendo la verità, la peggiore fra le menzogne, quella che è consustanziale alla vita”.
Et de hac re satis, convinto qual sono che nel vero amore si cela la verità, mentre è possibile una verità spogliata dall’amore.
Don Aldo Antonelli (prete in lutto) Venerdì, 13 luglio 2007 |