LA RELIGIONE IN EUROPA VA FORTE SUI TEMI ETICI, MA FA POCA PRESA SU SESSUALITÀ E POLITICA

di Agenzia ADISTA n. 65 del 27/09/2008

34600. GÜTERSLOH-ADISTA. Un’Europa ancora profondamente segnata dal legame con la religione, che influenza la vita dei cittadini soprattutto per quanto riguarda il modo di affrontare i grandi eventi della vita e la morte, molto meno invece nelle scelte riguardanti la sfera politica e della sessualità. Sono questi i dati più significativi rilevati in uno studio sul cristianesimo in Occidente dell’International Religion Monitor della Fondazione Bertelsmann, think tank no profit nato nel 1998 all’interno del colosso multimediale tedesco Bertelsmann.

Lo studio ha rilevato che il 74% degli europei si dichiara religioso (il 25% “molto religioso”), anche se poi notevoli differenze si registrano nei singoli Paesi per i quali l’International Monitor - strumento di raccolta dati che lavora a livello multidisciplinare e interreligioso - aveva dati diretti, ossia Germania, Francia, Gran Bretagna, Italia, Austria, Polonia e Svizzera. In questo ambito, il Paese in cui la religione è risultata più radicata è l’Italia (89%), seguita dalla Polonia (87%), anche se è in quest’ultimo Paese che la partecipazione alla messa domenicale è più alta (64% contro il 49% degli italiani);  in Francia, al contrario, solo il 54% dichiara di essere religioso, e di questo solo il 16% è osservante (ma la Germania registra quasi lo stesso dato, con un 17% di partecipazione).

Per quanto riguarda i campi in cui la religione esercita un’influenza, gli intervistati hanno ammesso che essa non determina in alcun modo le scelte politiche (58%), né quelle legate alla sessualità (48%), mentre è molto presente nei momenti importanti della vita e della morte o nelle questioni legate al significato dell’esistenza. Più della metà (57%) è praticante; il 61% afferma di pregare. Non vi è una differenza sostanziale tra le diverse generazioni: il 41% dei giovani tra i 18 e i 29 anni afferma di credere fortemente in Dio, a fronte di un 42% di tutta la popolazione.

Un dato interessante è quello che riguarda il radicamento della fede nelle diverse confessioni religiose: se l’85% dei cattolici e l’81% dei protestanti si dichiara genericamente “religioso”, a definire forte e intensa la propria fede è il 33% dei cattolici, a fronte del 18% dei protestanti. (l. e.)



Mercoledì, 24 settembre 2008