Chiesa Cattolica: una grande setta?

di Leonardo Boff , 26 di agosto de 2007

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I fatti successi negli ultimi mesi nella Chiesa Cattolica romana suscitano il sospetto del rischio che essa stia assumendo un comportamento settario. Benedetto XVI sta imprimendo alla Chiesa un corso pericoloso, provocando severe critiche non solo dei teologi ma anche dei cardinali, interi episcopati come quello francese, gruppi di vescovi tedeschi e, spaventosamente, di vescovi della romanissima Italia, oltre ad altri liders religiosi e organismi ecumenici mondiali.
Fin dal tempo in cui era cardinale, ha trattato i gruppi progressisti ed i teologi della liberazione a bastonate, con guanti di velluto conservatori e tradizionalisti, i discepoli del vescovo Lefebvre scomunicato del 1988 che, a dispetto di Roma, ordinò vescovi e sacerdoti. Il Vaticano ha finito per accettare i suoi seminari, dove si forma il clero nel tradizionalismo. Adesso finisce per completare una delle sue imprese più importanti: ritornare alla messa in latino del Concilio di Trento (1545 -1563 ) con tutte le limitazioni storiche oggi inaccettabili, come pregare "per i perfidi giudei", perché accettino Cristo come Messia.
La cosa più grave accade subito dopo con la pubblicazione di cinque questioni sulla Chiesa, prodotta dalla Congregazione della Dottrina della Fede e approvata dal Papa, dove si ripete quello che l’allora cardinal Ratzinger nel 2000 sottolineava nel documento Dominus Jesus, vero sterminatore del futuro dell’ecumenismo: l’unica Chiesa di Cristo sussiste unicamente nella Chiesa Cattolica, fuori della quale non c’è salvezza. Le altre "chiese" non sono tali, perché possiedono solo degli "elementi ecclesiali" e la Chiesa Ortodossa, considerata come una espressione della cattolicitá, è stata ribassata ad una semplice chiesa particolare. Queste posizioni riaccendono la guerra religiosa, nel momento in cui tutti stanno cercando la pace, la cui realizzazione viene indebolita dalla Chiesa.

La Chiesa si sta isolando, sempre più e in tutto. La sua base sociale è costituita principalmente da movimenti mediocri di pensiero e succubi dell’autoritá. Preferiscono l ’aerobica di Dio piuttosto che confrontarsi con i problemi della povertà e dell’ingiustizia. Una chiesa si comporta come setta, secondo i classici come Troettsch e Weber, quando ha la pretesa assolutista di essere l’unica a possedere la verità; quando si nega al dialogo, disprezza il lavoro ecumenico e manifesta una crescente auto-referenzialità.
In questo senso vale la pena ricordare che il Vaticano nel 1948 non firmò lo Statuto dei Diritti Umani dell’ONU. Si rifiutò di far parte del Consiglio Mondiale delle Chiese, perché si ritiene al di sopra e non alla pari delle altre chiese. Si negò di appoggiare la convocazione di un Concilio universale di tutti i cristiani per prospettare una pace mondiale con il pretesto che spetta unicamente a Roma prendere tale iniziativa. Proibì la vendita delle cartoline dell’UNICEF destinate all’infanzia bisognosa, usando come argomento il fatto che questa entità favorisce l ’uso dei preservativi. Oltre a ciò è in aumento il patrimonio immobiliario della Chiesa che, secondo certe ricerche (Adista 2/6/07), arriva a 1/5 di tutto il patrimonio italiano e romano. La speculazione immobiliaria e finanziaria ha reso al Vaticano, tra il 2004- 2005 1.47 miliardi di euro.
La strategia dottrinale dell’attuale Papa è di confronto diretto con la modernità, all’interno di un pessimismo culturale inammissibile in chi dovrebbe sapere che lo Spirito non è monopolio della Chiesa e che la salvezza è offerta a tutti.
Non causerebbe spavento se alcuni radicali, animati dai gesti dellPapa, tentassero uno scisma. Nel IV secolo quasi tutti i vescovi aderirono all’eresia dell ’arianesimo (Cristo considerato solo immagine di Dio). Furono i laici che salvarono la Chiesa, proclamando Gesù Figlio di Dio. E’ urgente ri-attualizzare questa storia, data la strettezza di mente ed il vuoto teologico regnante nelle alte sfere della Chiesa.

(Traduzione di Fausto Marinetti)

Domenica, 02 settembre 2007