Il decreto contro l’ordinazione delle donne suscita reazioni nel mondo cattolico

Traduzione di Stefania Salomone


Da Donne prete cattoliche
www.romancatholicwomenpriests.org
CONTATTO:
Bridget Mary Meehan: (703) 283-2929 (cell), 703-671-6712

sofiabmm@aol.com

La reazione della Associazione di Donne Prete Cattoliche al Decreto Vaticano di Scomunica


L’Associazione Donne Prete Cattoliche rifiutano la scomunica comminata dalla Congregazione per la Dottrina della Fede che afferma "le donne prete e i vescovi che le ordinano saranno soggetti a scomunica ’latae sententiae’ ".
Le Donne Prete Cattoliche sono membri fedeli della chiesa nella rigorosa tradizione profetica della disobbedienza a una norma ingiusta che discrimina le donne stesse.

Sulla scia di donne eroiche del passato nella tradizione ecclesiale come Ildegarda di Bingen, Giovanna D’Arco e S. Teodora Guerin, le quali hanno obbedito a Dio, seguendo la propria coscienza e opponendosi al dominio della gerarchia, nonostante le scomuniche, le interdizioni e la messa a morte.
In obbedienza a Gesù, disubbidiamo ad una legge ingiusta. La chiesa cattolica insegna che le norme ecclesiastiche sono autorevoli solo se ’coerenti’ con il sensus fidelium, cioè con le esigenze della comunità . Se la comunità non accetta la legge, essa non ha alcun effetto.
Tutti hanno l’obbligo morale di disobbedire ad una legge ingiusta. S. Agostino ci ha insegnato che una legge ingiusta non È una legge. Dal momento che il 70% dei cattolici statunitensi è a favore dell’ordinazione delle donne e anche una sempre maggiore fetta di fedeli nel mondo lo è, noi non ’accettiamo’ la proibizione della chiesa riguardo l’ordinazione delle donne, così come rifiutiamo la costante attitudine sessista alla base della proibizione dell’ordinazione femminile.

Papa Benedetto XVI, quando era ancora Cardinale Ratzinger, ha dichiarato nella sezione di commento alla Dottrina del Vaticano II, volume V, pag. 134: "Al di sopra del papa, come rappresentante dell’autorità ecclesiastica, c’è la coscienza del singolo, alla quale bisogna obbedire in prima istanza, e se necessario anche contro le disposizioni della stessa autorità ".

Spesso le leggi della chiesa cattolica romana sono contradditorie. Infatti il canone 1024 limita gli ordini sacri agli uomini, mentre il canone 849 afferma che il battesimo È la porta di accesso a tutti i sacramenti. Il vescovo Ida Raming, dottore in teologia, sottolinea una antica convinzione della chiesa: "alcuni canonisti medievali sostenevano che fosse il battesimo e non l’appartenenza al genere maschile il requisito fondamentale per una valida ordinazione. Dopo il battesimo, chiunque può essere ordinato". (L’esclusione delle donne dal presbiterato: cause e esperienze).

Gli studiosi di oggi sostengono che nel primo millennio della storia della chiesa, molte donne furono ordinate. La prima parte della storia della chiesa ci fornisce svariati esempi dell’inclusione delle donne ai sacri ordini, che contraddice evidentemente il successivo divieto. Intendiamo reclamare questa importante tradizione al fine di riportare equilibrio, riconciliazione e rinnovamento alla chiesa che amiamo e a tutto il popolo di Dio che È stato ferito, emarginato e contrastato nel nome di Gesù Cristo che ha sempre detto, così come noi, che TUTTI SONO BENVENUTI.

"Le Donne Prete Cattoliche hanno intrapreso un percorso verso il rinnovamento della chiesa cattolica romana in cui la perfetta uguaglianza delle donne diventi realtà ", ha commentato Bridget Mary Meehan, portavoce dell’associazione statunitense. "Come Maria Maddalena, apostola fra gli apostoli, le diaconesse, le donne prete e vescovo dei primi secoli della storia, tendiamo ad un modello di presbiterato innovativo, un modello che preveda una comunità di eguali".

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Il testo originale è stato tratto da: http://www.noisiamochiesa.org/



Testo Originale
Traduzione di Stefania Salomone


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From Roman Catholic Womenpriests
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Roman Catholic Womenpriests’ Response to Vatican Decree of Excommunication

Roman Catholic Womenpriests reject the penalty of excommunication issued by the Vatican Congregation for the Doctrine of the Faith stating that the "women priests and the bishops who ordain them would be excommunicated ’latae sententiae." Roman Catholic Womenpriests are loyal members of the church who stand in the prophetic tradition of holy disobedience to an unjust law that discriminates against women.

We hold up heroic women in the church’s tradition like Hildegard of Bingen, Joan of Arc and St. Theodore Guerin who obeyed God, followed their consciences and withstood hierarchical oppression including interdict, excommunication and death.

In obedience to Jesus, we are disobeying an unjust law. The Catholic Church teaches that a teaching or law of the church is authoritative only if it is "received" by the sensus fidelium, the community of faith. If the community of faith does not accept the law, it has no effect on us. All people have a moral obligation to disobey an unjust law. St. Augustine taught that an unjust law is no law at all. Since 70% of U.S. Catholics favor women’s ordination and a growing majority of Catholics worldwide also favors women’s ordination, we do not "receive" or accept the Church’s prohibition against the ordination of women and the church’s continued reliance on sexist metaphors, beliefs and assumptions for denying ordination to women.

Pope Benedict XVI, written when he was Cardinal Ratzinger, in the commentary section of the Doctrine of Vatican II, volume V, page 134, stated: "Over the Pope as the expression of the binding claim of ecclesiastical authority, there still stands one’s own conscience, which must be obeyed before all else, if necessary even against the requirement of ecclesiastical authority."

Roman Catholic Church laws are often contradictory. In this instance, canon 1024 limits sacred orders to men, while canon 849 states that baptism is the gateway to the sacraments. Scholar Bishop Ida Raming, doctor of theology, points out a prior church understanding: "some medieval canonists hold that not maleness but baptism is the pre-requisite for valid ordinations: "After being baptized, anyone may be validly ordained." (The Exclusion of Women from the Priesthood: Causes and Background)

Recent scholarship affirms that women were ordained in the first thousand years of the church’s history. The first half of the church’s history provides us with images and accounts of the inclusion of women in Holy Orders that contradict the later prohibition. We are reclaiming this important tradition in order to bring equality and balance, and reconciliation and renewal to the church we love, and to all the holy people of God who have been hurt, marginalized, and ostracized in the name of Jesus Christ, who always and everywhere said, as we do, that ALL ARE WELCOME.

"Roman Catholic Womenpriests are leading the way to a renewed Roman Catholic Church in which the full equality of women will be a reality," commented Bridget Mary Meehan, U.S. media spokeswoman. "Like Mary Magdalene, apostle to the apostles, and the women deacons, priests and bishops who served in the early centuries of our church, we are offering a model of a renewed priesthood in a community of equals."
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da: http://www.noisiamochiesa.org/



Mercoledì, 04 giugno 2008