Fonte: http://www.droghe.aduc.it/php/articolo.php?id=16310
Tre anni e mezzo di reclusione per don Stefano Ciacca e il perugino Michele Mariucci, arrestati nel settembre scorso in seguito ad una operazione antidroga della Guardia di Finanza di Perugia che porto in carcere il sacerdote con laccusa di detenzione di droga a fini di spaccio e il perugino per il concorso nello stesso reato. I due, difesi dallavvocato Nicola Di Mario, hanno patteggiato questa mattina la pena davanti al giudice per le indagini preliminari di Perugia, Paolo Micheli che ha disposto nei loro confronti gli arresti domiciliari.
Don Ciacca, 44 anni, scontera la sua pena presso un convento nella zona di Massa Martana, nel ternano. La vicenda, che suscito scandalo e sconcerto nel perugino, parti da alcune indagini avviate dalle Fiamme Gialle che intercettarono un pacco, contenente 500 grammi di cocaina, proveniente dalla Costarica e arrivato a Roma per via aerea. Un pacco indirizzato alla curia di Perugia nella persona di un fantomatico don Ziliotti, in realta mai esistito.
Da qui, gli accertamenti della Guardia di Finanza che ha attivato una consegna controllata del pacco, rilevando che la droga era in realta destinata al sacerdote perugino, Don Ciacca, che fu trovato anche in possesso di bilancini di precisione e sostanze utilizzate per il taglio della droga. Don Stefano Ciacca, che in passato si era impegnato in molte attivita pastorali ma che da tempo pero era stato sollevato da ogni servizio pastorale, inizialmente affermo di essersi impegnato a ricevere il pacco per conto di una persona che stava seguendo nel corso di un cammino spirituale e della quale si era rifiutato di fornire il nome appellandosi al segreto sacerdotale.
Alcuni giorni dopo, pero Michele Mariucci, incensurato e che lavorava come cameriere, si presento agli investigatori affermando che la droga era indirizzata a lui.
Venerd́, 13 aprile 2007
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