Crisi chiese - Liguria
Un pool di sacerdoti per le chiese dell’entroterra

http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/levante/2008/08/20/1101704412056-pool-sacerdoti-le-chiese-dell-entroterra.shtml

Un parroco per sei parrocchie distribuite nei paesini dell’alta val Fontanabuona: i fedeli si preoccupano per l’impegno che deve sostenere don Bartolomeo Repetto, l’anziano sacerdote che gestisce oltre alla parrocchia di San Giacomo a Gattorna quelle di Moconesi Alto, Neirone, Roccatagliata, Ognio e San Marco d’Urri e chiedono alla diocesi di Chiavari di provvedere per un sostegno all’anziano sacerdote, molto amato dai suoi numerosi parrocchiani ma avanti negli anni.

Dal 2000 don Bartolomeo, detto don Berto, è parroco di Gattorna ma dall’anno scorso gli sono state assegnate altre quattro parrocchie e l’anziano sacerdote da dicembre a febbraio si era trovato a dovere sospendere la messa della domenica mattina a Ognio, perché impossibilitato a presenziare nelle sei chiese a lui assegnate, che tra loro distano diversi chilometri e per raggiungerle bisogna percorrere le tortuose strade collinari della vallata: «Amiamo molto don Berto, ma è anziano e ci preoccupiamo anche della sua salute –hanno affermato alcuni parrocchiani all’uscita della chiesa di San Giacomo- Non vogliamo che si affatichi troppo e pensiamo che la diocesi potrebbe inviare qui nella vallata qualche parroco giovane per aiutare il nostro don Berto: per tre mesi durante l’inverno scorso nella chiesa di Gattorna non era stato possibile celebrare la messa mattutina domenicale, cosa mai accaduta dal 1619. Poi abbiamo potuto contare sull’aiuto di due sacerdoti in pensione, don Giovanni Bacigalupo, 91 anni e suo fratello Don Valentino, 81 anni, già parroci emeriti rispettivamente delle parrocchie di Ferrada e Cicagna, che aiutano don Berto affinché in tutte le parrocchie si possa avere una celebrazione festiva ma di questo passo, noi fontanini, per tradizione molto devoti, rischiamo di sentirci un po’ abbandonati».
Il sindaco di Moconesi, Silvano Dondero, aggiunge: «Come comune non possiamo fare niente per risolvere questa situazione, ma a mio parere è sbagliato lasciare solo il nostro parroco per sei parrocchie, è anziano e come fa a fare tutto? Bisognerebbe che ci fosse un sostituto affinché don Berto possa essere aiutato». E tra le persone che lo conoscono c’è Angelo Volpara, che aggiunge: «Don Berto è una persona veramente cara: si dà da fare per tutti, alla mattina presto dà persino da mangiare alle tortore, ai passeri, a cani e gatti: sembra un San Francesco moderno. Gli siamo affezionati, meriterebbe davvero un aiuto».

Il diretto interessato, don Bartolomeo Repetto, però, è assolutamente tranquillo: «Va bene così, sono lieto di assolvere al mio compito, raggiungo le varie parrocchie con l’auto, è lei che percorre le strade e non io, poi ora c’è don Valentino che mi aiuta ad Ognio. Certo, il problema delle vocazioni esiste, ma è un problema di tutti: se si aiuta il sottoscritto allora bisogna aiutare anche altri sacerdoti nelle mie stesse condizioni». E la messa sospesa? «Avevamo sospeso in un certo periodo, da dicembre a febbraio, la messa della domenica mattina a Gattorna, ma poi ci siamo organizzati con don Valentino che mi aiuta a Ognio e c’era comunque sempre la messa prefestiva delle ore 18 del sabato, valida per i festivi e alle 11 e alle 18 la messa alla parrocchia di San Giacomo. I fedeli dunque vengono seguiti come si deve».
Una soluzione per cercare di rimediare al problema viene così prospettata dalla diocesi di Chiavari attraverso il vicario generale, don Gero Marino, che spiega: «È vero: sappiamo che vi sono posti dove scarseggiano i sacerdoti, ma ci stiamo organizzando. La tendenza è quella di costituire nell’entroterra zone pastorali dove un gruppo di sacerdoti può curare più parrocchie insieme. Il numero in effetti non è sovrabbondante, procediamo quindi verso una razionalizzazione del servizio pastorale».
Don Gero Marino anticipa anche altre soluzioni preventivate: «A lungo termine si andrà verso una diminuzione di alcune messe e ci sarà l’accorpamento di varie classi per il catechismo: opteremo per queste scelte appena possibile anche nell’alta Fontanabuona». «Sappiamo che don Berto è lieto di continuare la sua opera - conclude il vicario generale della diocesi di Chiavari - e cerchiamo di rispettare un giusto equilibrio per andare incontro alle esigenze di tutti».



Venerdì, 22 agosto 2008