AMERICHE - CILE
In centinaia lasciano la Chiesa cattolica per sua opposizione alla pillola del giorno dopo

http://www.aduc.it/dyn/eutanasia/noti.php?id=218424

Centinaia di cileni hanno annunciato che lasceranno la Chiesa cattolica il 29 aprile in segno di protesta contro il Vaticano per la sua partecipazione ad una sentenza della Corte Costituzionale contro la contraccezione di emergenza. La Corte costituzionale del Cile ha infatti dichiarato fuorilegge il programma del presidente Michelle Bachelet per la distribuzione gratuita della pillola del giorno dopo. Come riporta il magazine online Women’s eNews, la Corte ha stabilito che la contraccezione di emergenza potrebbe "mettere in pericolo l’ovulo fecondato".

Lo scorso martedi’, migliaia di persone hanno marciato nella capitale del Cile per protestare contro la decisione della Corte. Gloria Maira, membro del Movimento per la Difesa del controllo delle nascita, l’IPS, ha detto, "Questa è una dimostrazione da parte del paese della sete di libertà. Noi non vogliamo più dittature morali. Vogliamo prendere in autonomia le decisioni che riguardano la nostra vita sessuale, vogliamo decidere sul nostro utero, vogliamo decidere quanti figli avere. Non accettiamo la decisione della Corte costituzionale ".

Mujeres Publicas, associazione per i diritti delle donne, sta organizzando un’altro protesta, questa volta diretta alla Chiesa cattolica e non ai tribunali. La Chiesa ha denunciato il programma di distribuzione della contraccezione di emergenza fin dall’inizio. Sempre secondo il Women’s eNews, Mujeres Publicas ha già raccolto 500 nomi di persone che hanno annunciato di rinunciare alla loro adesione alla Chiesa cattolica.

Lorena Etchberry, il portavoce di Mujeres Publicas, ha detto, "Abbiamo voluto fare qualcosa di diverso dalla convocazione di marce di protesta contro le posizione della chiesa sulle politiche di sanità pubblica. Noi non siamo contro nessuna religione o chiesa in particolare, ma contestiamo il fatto che la chiesa interferisca in questioni di governo. Abbiamo il diritto di decidere cosa fare con i nostri corpi, e vogliamo anche che le donne povere abbiano quello stesso diritto di decidere ".

Il presidente Michelle Bachelet ha introdotto il programma di distribuzione per ridurre la gravidanza indesiderate e per aiutare le giovani ad affrontare la disparità economica per l’accesso alla salute riproduttiva.



Marted́, 29 aprile 2008