Disgustoso oscurantismo

A cura di Stefania Salomone e Giovanni Sarubbi

Sulla trasmissione di Porta a Porta dedicata alla riesumazione del corpo di Padre Pio a 40 anni dalla sua morte. Secondo un sondaggio Padre Pio sarebbe il Santo più popolare del Paese, amato dal 70% degli italiani


Non ci siamo stupiti più di tanto vedendo la trasmissione di Porta a Porta del 12 marzo scorso dedicata alla riesumazione del corpo di Padre Pio. Si tratta di un rito che non esitiamo a definire non solo disgustoso ma neppure lontanamente coerente con lo spirito dei Vangeli di Gesù di Nazareth la cui chiave interpretativa sta nell’episodio, contenuta in tutti e quattro i Vangeli, della cosiddetta “cacciata dei mercanti dal tempio”. In realtà Gesù caccia tutti dal tempio, indicando con chiarezza che bisogna liberarsi dal potere oppressivo delle religioni e dei sacerdoti che le utilizzano per sostenere il proprio potere politico, economico, militare, religioso.
Chi sostiene la venerazione delle reliquie di santi o presunti tali, l’esistenza di “diavoli” o “spiriti maligni” che si impossesserebbero delle persone, nulla ha a che vedere con il Vangelo di Gesù di Nazareth. Queste persone non hanno nulla a che vedere neppure lontanamente con il monoteismo che si è caratterizzato per una lotta serrata all’idolatria, all’uso di un qualsiasi idolo o feticcio, per opprimere le persone, per costruire imperi, per sostenere la schiavitù dei popoli e la ricchezza dei pochi.
Chi promuove l’alienazione delle persone, l’utilizzo dei loro problemi e dei loro dolori, sia fisici che esistenziali per ottenerne alla fine vantaggi economici, come pure è stato evidenziato nello stesso filmato di “Porta a Porta”, è ben lungi dal potersi qualificare come seguace di Gesù di Nazareth. Si può per l’appunto essere seguaci di Padre Pio, di questa o quella Madonna, di questo o quel santo, ma nulla di più.
Come spiegare simili fenomeni che perpetuano ciò contro cui lo stesso Gesù si è schierato?
Nella vita dell’umanità si è assistito spesso a situazioni come l’attuale e che Engels etichetterebbe come “negazione della negazione”: in un mondo che sta progettando una spedizione umana su Marte da qui ai prossimi vent’anni, può esserci ancora chi si ostina a promuovere culti di ossa di persone di cui qualcuno ha dichiarato la “santità” e continuare a diffondere credenze come quelle sui diavoli o sui miracoli che questi “santi” riuscirebbero ad ottenere se sufficientemente stimolati dalle “preghiere” dei fedeli.
Ad ogni progresso corrisponde un regresso, ad ogni affermazione corrisponde una negazione che a sua volta può essere negata. L’aveva compreso bene Gesù già 2000 anni fa: se il seme non muore nella terra, cioè non nega se stesso, non nasce alcuna pianta e non c’è più vita. Chi non rischia la sua vita non può danarla ad altri. Per diventare materialisti bisogna frequentare i preti così come per diventare religiosi bisogna frequentare i materialisti.
Per questo non ci siamo stupiti più di tanto. Quello che ci indigna è la strumentalizzazione che si fa della sofferenza delle persone, l’evidente fine economico di queste operazioni, la volgarità che viene ostentata come religiosità o possesso di non si capisce bene quale spiritualità superiore.
Le operazioni come quella della riesumazione del corpo di Padre Pio, infine, solo apparentemente possono dare visibilità ad una religione decadente ed in profonda crisi come quella Cattolico Romana. Quello che si spaccia per oro ma che oro non è può illudere momentaneamente chi non conosce i metalli, ma le bugie, si sa, hanno le gambe corte e gli estremismi producono esattamente il proprio contrario.
Riesumare i morti non produce vita, come dichiarare santo qualcuno non cambia in meglio la società ma produce anzi ulteriori oppressioni e sfruttamento.


Giovanni Sarubbi


TORNA PADRE PIO - 12/03

Filmato di Porta a porta del 12 marzo 2008. Conduce Bruno Vespa

Scheda del filmato , a cura di Stefania Salomone

Un commento alle principali affermazioni , di Stefania Salomone



Mercoledì, 02 aprile 2008