La visita di Benedetto XVI negli USA
Marketing

Scritto da Vania

Riprendiamo questo articolo dal sito: http://www.bispensiero.it/index.php?option=com_content&task=view&id=554&Itemid=109

Le Conferenze episcopali con i maggiori introiti sono sempre state tre: quella italiana, quella tedesca e quella americana. Negli ultimi anni, però, dopo lo scandalo degli abusi sessuali sui bambini da parte del clero cattolico, gli americani sono diventati meno generosi: sia che pensassero che i loro soldi fossero utilizzati per pagare gli stipendi anche ai preti pedofili, sia che avessero assistito al fallimento di diverse diocesi a causa dei risarcimenti milionari alle vittime, sia che non si fidassero più della Chiesa cattolica e dei suoi ministri, le offerte non erano più quelle di un tempo. Nasceva quindi la necessità di riconquistare la loro fiducia.

Un’operazione di marketing per riconquistare la fiducia dei francesi fu messa in atto qualche anno fa dalla Perrier, notissima e vendutissima acqua minerale. L’acqua era risultata contaminata e dovette essere ritirata dal mercato. Quando ritornò sugli scaffali dei supermercati, i francesi se ne tennero a debita distanza e le vendite calarono a picco. Il settore marketing della Perrier non si perse d’animo e fece girare su tutti i network un unico spot pubblicitario: una bottiglia di Perrier a tutto schermo, lungo la quale scendeva una goccia, come una lacrima. Ed una sola scritta: Pardon. Le vendite risalirono immediatamente.

Ci sono volte, però, in cui le scuse non bastano. Ci sono volte, in cui neanche la lacrima di pentimento e vergogna basta più: c’è bisogno di fare di meglio.
Il sabato precedente l’arrivo del Papa negli Stati Uniti, bishop-accountability.org, il sito internet che ha raccolto un database di circa 4500 ecclesiastici pedofili negli USA, ha pubblicato un elenco di 19  vescovi cattolici accusati di abusi sessuali: una manciata di intoccabili contro i quali non si era mai potuto far nulla, sebbene alcuni di essi avessero perfino ammesso gli abusi.

Il giorno seguente l’arrivo del Papa, lo SNAP, l’associazione che conta 9000 vittime del clero pedofilo, ha invece pubblicato la "classifica" dei peggiori cinque cardinali d’America degli ultimi anni. Nomi, foto e dettagliate motivazioni: tutti avevano coperto i preti pedofili, non mettendo in atto nessuna misura per salvaguardare i bambini: Francis George, cardinale di Chicago; Roger Mahony, cardinale di Los Angeles; Daniel DiNardo, cardinale di Houston; Sean O’Malley, cardinale di Boston; Edward Egan, cardinale di New York.
Uno dei cinque, tanto per fare un esempio, il cardinale Francis George, attuale anfitrione del Papa durante questo viaggio negli States, sapeva dell’esistenza di diverse accuse di abusi sessuali contro padre Daniel McCormack, abusi che erano cominciati anche prima del 1988. Ma non aveva mai fatto nulla. McCormack fu arrestato nel 2005 e condannato a cinque anni per abusi sessuali su bambini tra gli 8 e gli 11 anni.
Tuttavia, l’anno scorso, George è stato eletto presidente della Conferenza dei Vescovi cattolici americani, con l’85% dei voti.

Non bastava più parlare di "profonda vergogna", ne tantomeno il discorso nella chiesa di San Patrizio. Anche perchè certi discorsi ribadivano concetti triti e ritriti, e molto lontani da una oggettiva assunzione di responsabilità: "I bambini meritano di crescere con una comprensione sana della sessualità e della sua funzione corretta nelle relazioni umane", ha affermato il Pontefice. "Dovrebbero essere risparmiate loro le manifestazioni degradanti e la manipolazione bruta della sessualità, così comuni oggi. . . . Cosa vuole dire parlare di protezione dei bambini quando la pornografia e la violenza possono essere viste in così tante case attraverso i media?"

Ma le parole davvero non bastano, soprattutto se restano parole e basta. Le ripetute richieste di un incontro, avanzate dalle vittime, erano rimaste inascoltate. “Il Papa ha bisogno di prendere misure drastiche,” ha detto ai media Terence McKiernan di Bishop-Accountability. “Cominci con l’esigere le dimissioni del vescovo John B. McCormack del New Hampshire, che ha coperto moltissimi preti pedofili a Boston." E inoltre: "Se il Papa fosse stato serio, nella sua intenzione di cambiare questa cultura pedofila all’interno della chiesa, avrebbe chiesto le dimissioni di George, invece che concedergli onori. E poteva fare anche altro: poteva rendere pubblici i nomi degli oltre 2000 preti accusati di pedofilia, la cui identità la Chiesa mantiene ancora nascosta. Dove sono questi uomini? Sono morti? Sono vivi? Dicono messa nelle loro parrocchie? Vivono alla porta accanto? Il Vaticano sa chi sono, e anche i vescovi americani lo sanno. Ma la chiesa parla di trasparenza e non fa questi nomi. Se il papa fosse stato sincero, nel suo impegno di fare pulizia nella Chiesa, perchè un giudice di Rhode Island, quest’anno, è dovuto ricorrere alle maniere forti per avere dall’arcidiocesi le dozzine di denunce di abusi sessuali che conserva?"

No, davvero non bastava più la contrizione, non bastavano più i discorsi, le dichiarazioni. Soprattutto dopo che il seguitissimo programma mattutino Good Morning America aveva mandato in onda un servizio su quei 19 vescovi accusati di abusi sessuali, sui cinque "peggiori cardinali", sul coinvolgimento di Ratzinger nello scandalo dei preti pedofili, quando era ancora Prefetto per la Congregazione per la Dottrina della Fede, e alcune interviste alle vittime e ad Ann Barrett Doyle, codirettore di BishopAccountability. Il titolo del servizio era emblematico: Has he cleaned up the church?

E poi le vittime hanno organizzato un sit-in di protesta davanti alla chiesa di San Domenico, a Washington, proprio mentre il Papa si trovava alla Casa Bianca. Ed hanno innalzato un enorme telone, con le foto delle vittime dei preti pedofili che si sono suicidate per la vergogna.
Troppo, troppo, per persistere nel proposito di non incontrare le vittime. E allora ci si ritaglia uno spazietto, 25 minuti, tra una messa al Nationals Park ed un comunicato agli educatori cattolici, per incontrare, nella cappella della Nunziatura, cinque delle vittime.

Cinque, appena cinque. In venticinque minuti. Certo, le vittime della pedofilia clericale non valgono quanto Bush, a cui ha dedicato quasi due giorni. Bastano cinque minuti, per far scendere una lacrima, sussurrare "Pardon" e incrementare di nuovo le vendite.



Luned́, 21 aprile 2008