la visita di Benedetto XVI negli Stati Uniti
Ma quale povertà!

di Patrizia Vita

Paramenti lussuosi per la visita papale. Come per la visita in Brasile.


Riportiamo di seguito un articolo tratto dal sito di Korazim che certo non può essere sospettato di atteggiamenti contrari al Papa, al Vaticano o alla Chiesa Cattolica in generale.
Si continua con l’ostentazione della ricchezza, con "parametri sacri" lussuosi e con un Papa definito "attento ai dettagli di stile", che tradotto in italiano corrente, significa incurante della povertà che dilaga nel mondo, anche nei potenti e ricchi Stati Uniti d’America.
Si ripete ciò che è successo in Brasile dove all’epoca della visita di Benedetto XVI ci furono feroci critiche per l’ostentazione di ricchezza messa in atto in un paese dove la miseria è ad ogni angolo di strada. Anche li furono realizzati parmaneti lussiosissimi.
Cosa va ad annunciare Benedetto XVI negli USA? Qual è il messaggio evangelico di cui si farà portatore? Cosa dirà ai poveri americani, a chi è affamato, a chi ha perso la casa e vive nelle tendopoli? Di cosa si sazieranno i miseri e gli ultimi, della sua eleganza, delle grandiosi scenografie? Di quale “regno di Dio” è annunciatore Benedetto XV?
E ai governanti americani che continuano imperterriti con la guerra e con la corsa agli armamenti che cosa dirà?
Da parte nostra diciamo una sola parola: vergogna!
Patrizia Vita


http://www.korazym.org/news1.asp?Id=28462

Stati Uniti, il papa vestirà Baker

di Sebastiano Collu
10/04/2008

Sfatata la leggenda delle scarpe di Prada (notizia priva di fondamento), nella prossima trasferta americana, Benedetto XVI indosserà i paramenti creati appositamente per lui dalla sartoria statunitense Baker.


Se è vero che l’abito, in fin dei conti, fa il monaco, figuriamoci un Papa, tanto più uno attento ai dettagli di stile quale è Benedetto XVI, l’ultimo pontefice a tirar fuori dai bauli delle soffitte d’oltre Tevere il raffinatissimo camauro, una sorta di zucchetto invernale di velluto rosso riccamente bordato di ermellino. Un abito sfoggiato con una mozzetta in azzeccato pendant non a caso proprio davanti alle boutique di via Condotti, prima dell’omaggio alla statua della Vergine di piazza di Spagna l’8 dicembre 2005.

E se tre anni fa la neo Santità si presentò dalla loggia centrale di San Pietro con una maglia nera che sporgeva dalle maniche e nell’incontro con i giornalisti con una tonaca troppo corta, oggi il nostro non ne sbaglia una in fatto di abbigliamento. Tedesco elegante dunque il buon Joseph, come lo stilista di Fendi e Chanel, il kaiser Karl Laferfeld: due sorprendenti eccezioni nella nazione delle Birkenstock-magari-con-i-calzini.

Per il prossimo viaggio papale a Washington e New York, in programma dal 15 al 20 aprile, Benedetto XVI indosserà paramenti appositamente pensati per lui dall’ufficio creativo della Baker Liturgical Art di Southington, Connecticut (non esattamente una capitale dello stile). Questa griffe del sacro è però un’autentica istituzione nell’ambiente religioso di là dall’Atlantico: fondata dall’immigrato irlandese Patrick Baker nel 1962, da allora sono usciti dall’azienda marchiati col motto “Church Restoration, Church Renovation” vesti e suppellettili sacre (e altari lignei, e lampadari, confessionali, vetrate istoriate, porte, statue, e rosoni, etc.. in pratica, tutto per la chiesa) diretti alle parrocchie degli Stati di mezza America, da New York al Rhode Island, dal New Jersey al Massachusetts, New Hampshire, Washington D.C., North e South Carolina e Texas.

La scelta è caduta sui Baker grazie a una normalissima lettera di autocandidatura comprensiva di dettagliata presentazione in Power Point spedita all’arcivescovo Wuerl e, per suo tramite, arrivata dritta in Vaticano; a Roma il placet definitivo che ha dato il via ai tre mesi di produzione senza sosta di mitrie e casule, calici e pissidi, metri di sete e ore di cesellatura tra la casa madre in Connecticut, l’Olanda di Stadelmaier per le stoffe e la Spagna di Luis Molina Acedo per i lavori sugli oggetti in metallo.

“Creare per la prima visita di Benedetto XVI negli Stati Uniti è stato fuor di dubbio il culmine della mia lunga carriera”, ha detto Brian Baker presentando alla stampa le casule di seta rossa con motivi a tralci di vite che verranno indossate da 25 cardinali e 300 vescovi, quelle declinate in bianco per i preti diocesani, e le 300 pissidi finemente incise con lo stemma papale e quello della diocesi di Washington dalle quali riceveranno l’ostia consacrata i circa 50 mila fedeli attesi per la messa al capitolino Nationals Park.

Vanto della mini collezione, la spettacolare mitria e il calice “Carlo Magno”, un pezzo unico in argento riccamente decorato con medaglioni lavorati a smalto cloisonné destinato al pontefice.



Giovedì, 10 aprile 2008