E poi parlano di pace

di Patrizia Vita


(Per ingrandire la foto cliccare su di essa)


Un prete cattolico romano ha dato la sua benedizione a 50 nuove mitragliatrici durante una cerimonia che si è tenuta a Mindanao, Filippine, sostenendo l’esercito nella sua azione contro i ribelli del Fronte Moro Islamico di Liberazione. Il MILF sta portando avanti una campagna per costituire uno stato islamico che attacchi le comunità cristiane.(Agence France-Presse - Getty Images)

Abbiamo reperito l’immagine sul blog del Wall Street Journal al seguiente indirizzo: http://blogs.wsj.com/photojournal/2008/10/06/pictures-of-the-day-30/?mod=googlenews_wsj.

Di fronte ad una foto del genere c’è ben poco da dire. Si tratta di un abominio. Parlare di pace, promuovere la pace, come ha fatto anche il Papa recentemente, è incompatibile con la benedizione di armamenti di qualsiasi tipo. Armamenti significa uccisioni, morte distruzione, violazione del fondamentale comandamento del non uccidere.
Quella benedizione ripresa in questa foto è dunque una bestemmia e lo è ancora di più se fatta nel nome di Gesù che ha rifiutato per se persino la legittima difesa, pur di non uccidere.
Qui ad essere ripreso è un prete della Chiesa Cattolica che nelle Filippine rappresenta la maggioranza della popolazione. Ma analoghe foto ci sono per quasi tutte le chiese cristiane.
Fino a quando le chiese che si dicono cristiane non si libereranno dallo spirito imperiale, dal loro essere legate a filo doppio con i poteri economici politici e militari delle nazioni, esse saranno usurpatrici del nome di Gesù.



Marted́, 07 ottobre 2008