Riportiamo una notizia che riguarda l’assegnazione di cariche vaticane all’Arcivescovo di St. Louis, Raymond Burke, conservatore stimato dalla curia e dal pontefice in persona.
Prosegue la nomina ai più alti livelli della gerarchia ecclesiastica di personaggi perfettamente in linea con la contro-tendenza iniziata già col pontificato di Giovanni Paolo II.
L’emarginazione dei pochi prelati che si sono mostrati nel tempo un minimo progressisti continua il suo corso e l’inserimento di coloro che invece risultano più allineati alla monarchia reazionaria del Vaticano va avanti senza alcun intoppo.
Si prepara il futuro del magistero, ben articolato e architettato. Ci basti riflettere sulle recentissime affermazioni del pontefice sulla Humanae Vitae. Un chiaro ritorno al medioevo. (Stefania Salomone)

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Papa Benedetto XVI ha assegnato all’Arcivescovo di St. Louis Raymond Burke due alte cariche in Vaticano martedì scorso, innalzando ulteriormente la sua già prominente statura.

Burke, un canonista di formazione, è uno degli otto cardinali e arcivescovi che Benedetto ha nominato per il Consiglio Pontificio dei Testi Legislativi, l’ufficio che interpreta le norme ecclesiastiche e i canoni.

L’arcivescovo è uno dei tre americani e uno dei due arcivescovi scelti per tale ufficio. Gli altri sono tutti cardinali, quattro dei quali a capo di dicasteri Vaticani - una chiara dimostrazione della fiducia che il Vaticano ripone nella persona di Burke.

"E’ certamente un segno di stima e fiducia da parte del papa", ha dichiarato Jon Nilso, teologo docente alla Loyola University di Chicago.

Burke è anche uno dei sei vescovi nominati alla Congregazione per il Clero, che regola i processi di formazione e preparazione dei preti diocesani e dei diaconi.

Nilson ha aggiunto che i vescovi nominati all’interno di uffici Vaticani ma residenti all’estero, sono svantaggiati poiché non lavorano a stretto contatto col Vaticano quotidianamente.
"Come per ogni altro ufficio, l’incontro - portare qualcuno a pranzo, accompagnarlo nei corridoi - è cosa importante", sostiene Nilson. "Solo il tempo ci dirà quanta influenza riuscirà ad avere la presenza di Burke".

Burke non ha voluto rilasciare dichiarazioni martedì scorso.
La Congregazione per il Clero è una delle nove congregazioni della Curia Romana, per quanto si sappia della struttura ecclesiastica. Il Consiglio per i Testi Legislativi è invece uno degli 11 consigli pontifici presenti in Curia.




Testo orgininale



Pope names Burke to two Vatican offices

By Tim Townsend
ST. LOUIS POST-DISPATCH

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Pope Benedict XVI named St. Louis Archbishop Raymond Burke to two
Vatican offices Tuesday, increasing Burke’s already prominent stature
in Rome.

Burke, a canon lawyer by training, was one of eight cardinals and
archbishops worldwide who Benedict named to the Pontifical Council
for Legislative Texts, which interprets canon, or church, law.

The archbishop was one of three Americans and one of only two
archbishops named to the council. The other men assigned to the
council were all cardinals, four of them the heads of Vatican
dicasteries, or agencies — an indication of the faith the Vatican has
in Burke.

"It’s certainly a sign of confidence and trust on the part of the
pope," said Jon Nilson, theology professor at Loyola University in
Chicago.

Burke also was one of six bishops assigned to the Congregation for
the Clergy, which regulates the formation and training of diocesan
priests and deacons.

Nilson said bishops assigned to Vatican agencies, but who live
outside Italy, have a natural disadvantage since they don’t work in
the Vatican on a daily basis.

"Just like in any office, face time — taking someone to lunch,
running into them in the hallway — is important," he said. "Only the
future will tell how much influence (Burke) will have."

Burke was not available for comment Tuesday.

The Congregation for the Clergy is one of nine congregations in the
Roman Curia, as the church government is known. The Council for
Legislative Texts is one of 11 pontifical councils in the Curia.