ALLINEARSI O MORIRE. SPAGNA: LA SCURE DELLA GERARCHIA SI ABBATTE SULL’EDITORIA CATTOLICA

di Agenzia ADISTA n. 65 del 27/09/2008

34598. MADRID-ADISTA. “La Nuova Inquisizione Vaticana continua a fare stragi”: è il lapidario commento comparso il 5 settembre scorso sul sito di “Redes Cristianas” (www.redescristianas.net) – la piattaforma costituita da 147 gruppi, comunità e movimenti cattolici di base spagnoli – che così ha commentato l’attacco da parte della Commissione per la Dottrina della Fede della Conferenza dei vescovi spagnoli (Cee) ai danni del Gruppo editoriale marianista Sm. “Questa non è la Chiesa di Gesù – lamenta “Redes Cristianas” – ma uno squadrone militare agli ordini di una gerarchia decisamente autoritaria, chiusa al dialogo, incancrenita, inquisitoria, incapace di leggere i tempi”.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la decisione della casa editrice cattolica di pubblicare un manuale per l’insegnamento della religione islamica nella scuola pubblica. Ma il volume inquisito – redatto peraltro in collaborazione con l’Ucide (Unione delle Comunità Islamiche di Spagna) – rappresenta solo il culmine di una politica editoriale che, come si legge sul sito di Sm, “si ispira ai valori cristiani” e, quindi, anche ai “grandi principi dell’essere umano”: libertà, solidarietà, sostegno ai più deboli, giustizia, dialogo e pluralismo. Politica questa che ha talvolta condotto i marianisti su posizioni nettamente distanti da quelle vaticane. Ultimamente, ad esempio, Sm aveva ricevuto una “Nota di condanna” dalla Cee che definiva “incompatibile con la fede” Jesus. Aproximación historica, il successo editoriale del teologo José Antonio Pagola (per i tipi di Ppc, sezione del Gruppo Sm, v. Adista nn. 7 e 51/08). Poi era intervenuta anche la Commissione per la Dottrina della Fede della Cee, in un documento reso noto dal quotidiano spagnolo La Razón lo scorso 3 settembre. Negli ultimi anni, afferma la Commissione, sono giunti “numerosi testi redatti dal Gruppo. In tutti i casi le pubblicazioni hanno suscitato sconcerto nelle famiglie e tra gli insegnanti”. Tra le ‘aberrazioni’ rintracciabili nelle pubblicazioni dei marianisti, persino “una spiegazione dei metodi contraccettivi grazie ai quali ogni coppia può realizzare la propria pianificazione familiare”, nonché l’affermazione – scandalosa secondo la la Commissione della Cee – per cui “non c’è niente di male ad essere omosessuali o bisessuali”. “La gravità di quello che sta succedendo nel Gruppo Editoriale Sm – prosegue il documento – è tanto grande che non si risolve con la semplice censura di qualche opera isolata. La soluzione può passare solo attraverso un cambiamento di rotta della linea editoriale”.

Peraltro, la repressione editoriale era stata fortemente caldeggiata dalla Santa Sede, preoccupata per la “deriva editoriale” dei marianisti. È stato proprio il card. William Levada, prefetto dell’ex Sant’Uffizio, a richiedere alla Cee un “rapporto dettagliato” e un intervento netto sull’operato del Gruppo Sm.

La proposta della Cee è chiara: un “auditing dottrinale”, una sorta di “consulenza esperta” per riallineare le scelte editoriali del gruppo alla dottrina vaticana. Se Sm accoglierà i suggerimenti della Cee, bene. Altrimenti, spiega il documento, questa si vedrà costretta a “dichiarare non cattolica” la casa editrice, che sarebbe allora reputata dai cattolici spagnoli “incapace di promuovere tramite le sue pubblicazioni la trasmissione della fede”. (giampaolo petrucci)

Articolo tratto da
ADISTA

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Mercoledì, 24 settembre 2008