La settimana politica, 25 marzo.
ANOMALIA DI UNA CAMPAGNA ELETTORALE !

di NINO LANZETTA

Sono scomparsi i vecchi big che avevano dominate le campagne elettorali degli ultimi trenta/quaranta anni facendovi sempre cappotto.
Via Mancino, via Maccanico, via Gerardo Bianco, via Zecchino, via Gargani, emigrato in Lombardia Rotondi, è rimasto il solo De Mita, il più vecchio di tutti che, pur di rimanere, ha cambiato perfino partito. Ora è con l’UDC di Casini, ma, com’è suo costume, fa campagna a sé. Il simbolo gli serve come pretesto e la collocazione futura in quel gruppo si annuncia problematica.
Del suo progetto politico, del quale tanto parlano i suoi fedelissimi, non si afferra gran ché ed i connotati sono sfumati come i suoi “ragionamenti” che assomigliano sempre più a quelli di una filosofia del passato che, pur rivisitata con acutezza e sapienza, restano pur sempre ancorati ad una realtà virtuale, perché quella reale è profondamente cambiata e restia ad essere inquadrata nei canoni classici.
D’immutato c’è il solito modo di trattare le persone. “Si tratta la gente come un gregge, si tradisce così la missione della politica, siamo di fronte a trasformisti che offendono gli elettori” (G. Bianco, hotel Cappuccino, 20,3).
Pionati dice che con De Mita l’UDC punterà al 20%. Davvero il cappio della peggiore politica opprime tanto le menti della gente delle nostre parti?
Davvero così tanti si considerano gregge tanto da aver portato il loro cervello e la loro autonomia all’ammasso?
E’ infinitamente più grave comportarsi da gregge che esserlo solo considerato!

TOH ! CHI SI RIVEDE !
Chi ricorda più il ciuffo ribelle del napoletano Enzo Scotti, che fu potente ministro democristiano della prima repubblica?
Era scomparso, come tanti altri, dalle scene politiche e dalla cronaca, da quasi vent’anni.
Adesso hanno ripescato anche lui! Pur di tornare a far parlare di sé si è finanche messo in un partito movimento, quello autonomistico del siciliano Lombardo, che è una specie di Lega del Sud sulla scia di quella di Bossi, del quale, peraltro, è alleato.
L’onorevole Lombardo, che è anche candidato alla Presidenza della regione Sicilia, corre con Berlusconi e con Bossi e spera di ripetere al Sud le fortune della Lega Nord. Con una sola differenza, con i soldi del Nord, come direbbe Bossi, perché al Sud di risorse da spendere e da spandere non ce ne sono più. E neanche le industrie che li producono. Per cui bisogna utilizzare quelle di Roma ladrona che, come dice sempre Bossi, li preleva dal Nord!
In quei lidi è approdato, non si sa come, anche l’onesto Arturo Iannnaccone che, chissà perché, debba considerarsi da sempre un perdente! Eppure è una persona tanto perbene!

LA MONNEZZA E LA DISUNITA’ D’ ITALIA.
Il cav. Berlusconi scrive a 3.500.000 campani una lettera, il cui testo è stato già anticipato da vari giornali, nella quale assicura che, dopo l’ immancabile vittoria elettorale, ci penserà lui a far togliere i rifiuti dalle strade.
Non lo aveva fatto prima ( ma questo la lettera non lo dice) solo perché, quando ha presieduto per cinque anni il precedente governo e ha nominato vari commissari governativi, se ne è dimenticato, nella convinzione che avrebbero dovuto farlo i comunisti Bassolino e Iervolino. Adesso si farà un nodo al fazzoletto, così stiamo tranquilli!
Forse ha pensato già alla soluzione. Convocherà tutti i sindaci, farà un sorriso a cinquanta denti, come sa fare solo lui, e questi, incantati, gli faranno fare tutte le discariche che vuole. Poi troverà un’altra ditta del Nord, come l’Impregilo, quella che ha preso tanti soldi finora, che completerà il termovalorizzatore di Acerra e Oplà! Il miracolo si avvererà!
Purtroppo la questione è maledettamente più complicata! Per Giorgio Bocca la monnezza, come la camorra, la mafia e il modo di gestire il pubblico denaro, sono gli effetti più vistosi della DISUNITA’ d’Italia.
In Italia, sostiene con pessimismo, non c’è ancora uno stato unitario. “…De Gennaro non è riuscito a superare questa mancanza di Stato, a vincere l’anarchia popolare, a mettere d’accordo le amministrazioni locali con gli interessi ad esse legati….. la disunità d’Italia è confermata dai due opposti populismi politici: la Lega Nord e quella siciliana dell’onorevole Lombardo, che hanno cominciato con le reciproche accuse” e che ora stanno insieme nel nome di Berlusconi.

NINO LANZETTA



Mercoledì, 26 marzo 2008