a Castelfranci nasce il LABORATORIO DEMOCRATICO per il Pd IRPINO

di

1° marzo 2008

Scosse di assestamento di varia entità si registrano a ritmi frenetici.
Finalmente la terra non balla, qui in Irpinia, soltanto per terremoti distruttivi.
Questo "terremoto" può essere utile, può servire a fare chiarezza, è stato anzi salutare.
Molti lo attendevano da tempo.
Forse solo oggi, qui, in Irpinia, ha inizio la Seconda Repubblica.

È ora di un cambiamento generazionale.
Si è chiarito, grazie anche alle scelte di Veltroni, che il Partito Democratico debba essere un partito nuovo (non un nuovo partito) senza vecchi politici, nel senso che un partito nuovo, che voglia veramente essere la novità, che tutti o molti aspettano, debba camminare necessariamente su gambe nuove, debba rispondere ad esigenze e richieste di un mondo diverso da quello di dieci anni fa, o persino di un anno fa.

Il doloroso travaglio, che sta vivendo oggi il Pd in Irpinia, poteva essere certo evitato, ma era forse necessario.
Adesso, occorre voltare pagina, pensare davvero al presente.
Adesso, si può veramente cambiare l’Irpinia.
Oggi, è caduto il muro di Berlino dell’Irpinia.

Perciò, se si vuole cambiare, se questo partito nuovo vuole essere l’artefice del cambiamento, deve ripudiare qualsiasi forma di politica intesa come cinico accaparramento e controllo del potere, deve ripudiare qualsiasi forma di clientelismo. Deve porre al centro non il potere, ma il territorio, le comunità, gli uomini e le donne di questa terra. Deve essere il partito delle idee, del pensiero, delle persone, delle comunità, della cultura, ovvero di tutto ciò, di cui la politica e i politici di oggi spesso non vogliono sentir parlare.

Dobbiamo realizzare un partito delle idee, e perciò abbiamo dato vita a Castelfranci al "Laboratorio Democratico per il Pd Irpino", un’associazione, cui tutti i cittadini possono aderire, liberamente, non solo gli iscritti al partito democratico, ma anche simpatizzanti, curiosi, persone disposte a confrontarsi, a discutere, intellettuali, poeti, scrittori, architetti, artisti, giovani, artigiani, imprenditori, persone, che si definiscono "comuni", di qualsiasi estrazione.
Vorremmo che la società civile, questa famosa società civile di cui tutti parlano, ma nessuno ascolta se non attraverso i sondaggi, divenisse la vera protagonista della campagna elettorale.

I vertici del Pd devono tener conto delle istanze di cambiamento del territorio, devono guardare alla cultura e agli intellettuali come risorse da valorizzare e rendere protagonisti, accogliendo all’interno delle liste anche uomini e donne noti per il loro impegno nel sociale, sul territorio, in ambito artistico e culturale.
In tal caso, la scelta di candidare Franco Arminio è non solo condivisibile, ma è anche un segnale importante per tutta la società irpina, ed è anche “utile” allo stesso Pd, perché un candidato proveniente dalla società civile può attrarre quell’elettorato indeciso e "antipolitico" più di altri candidati d’apparato.
È in sé un valore aggiunto.

La politica non potrà essere più quella che è stata sin’ora. Spetta a noi fare in modo che sia migliore.
È questa un’occasione storica, per usare le parole di Guido Dorso, è una delle poche volte in cui l’Irpinia può decidere veramente il suo futuro, può scegliere la propria classe dirigente.
Oggi ha inizio qui, la Seconda Repubblica, e forse anche la Terza.
Perciò, proprio perché ci è offerta oggi, tra marzo e aprile del 2008, quest’occasione storica, noi vorremmo esserne protagonisti, e con noi, di questo cambiamento, i tanti giovani, le tante donne, i tanti irpini, che lo hanno atteso da sempre, e che forse più non vi sperano.

Veltroni faccia scelte chiare e coraggiose, continui nel solco del rinnovamento a tutti i costi.
Questo è il migliore slogan per recuperare la faccia qui in Campania, una regione disastrata finora dallo stesso Partito Democratico.
No a chi ha governato finora.
Si alla società civile.
Si alla candidatura di Franco Arminio.


Il manifesto è pubblicato sul sito del LABORATORIO DEMOCRATICO per il Pd irpino
http://irpino.wordpress.com/



Hanno promosso l’Assemblea di Castelfranci

Franco Arminio - Luca Battista - Dario Bavaro - Michele Ciasullo - Enzo Luongo
Michele Minieri - Salvatore Ruggiero - Paolo Saggese - Angelo Verderosa
Antonio Vespucci - Franco Archidiacono
Antonio Vella - Arcangelo Lodise - Antonietta Gnerre - Fiorenzo Iannino
Toni Ricciardi - Giuseppe Iuorio - Antonello Matarazzo - Nino Uva -
Alfonso Nannariello - Carmine Prudente - Giovanni Marino
Pietro Brundu - Eugenio Perrotti - Federico Verderosa - Nicola Zarra - Felice Storti

All’incontro hanno inoltre partecipato e relazionato :
Antonio Petruzzo - Paolo Mascilli Migliorini - Andrea Forgione
Sergio Gioia - Salvatore Storti - Felice Santoro - Enrico Tecce

Giuliano Minichiello non ha partecipato all’incontro ma ha
comunicato piena adesione al Laboratorio
.
Adesioni pervenute on-line:
Antonio Luongo, Cairano / Milano
Michele Natale, Nusco / S.Angelo dei Lombardi
Giovanni Maggino, Bisaccia / S.Angelo dei Lombardi
Enzo Cristallo, Avellino
.

Gli interventi sono ascoltabili on-line su RADIO RADICALE

http://www.radioradicale.it/scheda/248542/assemblea-pubblica-dal-titolo-il-pd-e-la-comunita-dei-cittadini-della-nuova-irpinia



Lunedì, 03 marzo 2008