USA. La United Church of Christ difende il pastore di Barack Obama

di Agenzia NEV del 30-4-2008

“L’America ha bisogno della voce ruvida e radicale di profeti che chiamano al ravvedimento”


Roma (NEV), 30 aprile 2008 - Da tempo facevano discutere i sermoni del pastore afroamericano Jeremiah Wright, pastore della Trinity Church di Chicago, la chiesa abitualmente frequentata da Barack Obama, candidato alla presidenza USA. Ma nell’ultima settimana si è assistito a una vera e propria escalation nella condanna di alcune espressioni “antiamericane” del pastore Wright, sino a una presa di distanza del suo parrocchiano più famoso, evidentemente preoccupato delle ripercussioni che le polemiche di questi giorni avrebbero potuto avere nella sua corsa verso la candidatura democratica.
A difendere il pastore Wright che aveva duramente attaccato il governo americano per la sua politica estera e per l’intervento militare in Iraq, è però intervenuto il presidente e “general Minister” della United Church of Christ (UCC), John Thomas: “Qual è realmente il crimine del quale lo si accusa? - si chiede in un intervento pubblicato sul sito ufficiale della UCC (www.ucc.org) -. È stato condannato per avere pronunciato una miscela di oscenità riguardo agli Stati Uniti. Ma in questi giorni noi contiamo il quinto anniversario della guerra in Iraq, una guerra concepita nell’inganno e proseguita in una sciocca arroganza. Quasi 4000 americani sono morti, innumerevoli sono i feriti e decine di migliaia sono gli iracheni uccisi. Dov’è allora, la vera oscenità? Il vero patriottismo richiede un grado di autocritica, di giudizio su se stessi che non può essere sempre rassicurante e gentile. Il giudizio di Wright può apparire duro e più ruvido di quello che tanti di noi sono disposti ad accettare. Ma davvero si cura l’anima del nostro paese con educate preghiere e gentili ammonizioni, senza ascoltare quello che è accaduto in questi cinque anni e mentre continuano morti e distruzioni?”. Continua il presidente della UCC: “Negli Stati Uniti noi onoriamo il principio della diversità. Per quasi quattro secoli abbiamo rispettato il dissenso ed abbiamo difeso la libertà di espressione dal pulpito” ed in questa prospettiva - conclude - noi resisteremo “alle lusinghe di una religione rispettabile ma che finisce per tradire la fede evangelica. Perché ciò di cui ha bisogno questa nazione non è tanto un’educata pietà, ma la parola ruvida e radicale dei profeti che ci chiamano al pentimento”.
La UCC è una chiesa storica del protestantesimo americano di matrice riformata: nata nelle prime colonie della costa orientale del paese, si è poi diffusa nell’intero territorio degli Stati Uniti. Attualmente conta 1,2 milioni di membri.



Mercoledì, 07 maggio 2008