Europa
Verso l’assemblea della Conferenza delle chiese europee

di Agenzia NEV del 10-9-2008

Un network di giornalisti e un’assemblea preparatoria sul futuro ecumenico dell’Europa


Roma (NEV), 10 settembre 2008 - A poco meno di un anno dalla 13ª Assemblea della Conferenza delle chiese europee (KEK), che si svolgerà a Lione dal 15 al 21 luglio del prossimo anno, è iniziata una lunga fase preparatoria di questo importante evento ecumenico internazionale.
"Conferenza sul futuro" è il titolo di un incontro preparatorio che si apre oggi a Lione e al quale parteciperanno circa cento rappresentanti di chiese, sociologi, giornalisti e politici. Obiettivo dichiarato di questo incontro è "sognare il futuro della KEK, da qui ai prossimi venti anni", dichiara Smaranda Dochia, segretaria organizzativa di un’Assemblea che cadrà in un anno nel quale si celebrano molti anniversari: i cinquant’anni dalla nascita della KEK stessa, i vent’anni dalla prima Assemblea ecumenica europea svoltasi a Basilea e, ovviamente, dalla caduta del muro di Berlino; ma la "Conferenza sul futuro vuole guardare sino al 2029 - spiega ancora Smaranda Dochia - una data che non è troppo in avanti per essere realistici, ma che è abbastanza lontana da noi per consentirci di progettare il presente".
Con l’obiettivo, tra gli altri, di sostenere la campagna d’informazione sull’Assemblea della KEK si è recentemente costituita una rete internazionale di giornalisti delle chiese europee (PONEC): in un incontro svoltosi a Ginevra il 5 e il 6 settembre, circa cinquanta giornalisti e responsabili degli uffici stampa delle chiese e degli organismi ecumenici vicini alla KEK, hanno ribadito l’importanza di un’informazione attenta alle dinamiche interreligiose e al ruolo delle comunità di fede nel contesto della realtà europea. "Per noi italiani è un tema di eccezionale importanza - ha affermato Paolo Naso, intervenendo per conto dell’Agenzia NEV - perché operiamo in un sistema dell’informazione sia laica che religiosa che tende a ignorare le realtà di minoranza considerandole non significative. Ma la realtà europea dimostra come i temi ecumenici e interreligiosi abbiano invece un grande significato culturale e come le comunità di fede, nella loro pluralità, contribuiscano attivamente alla vita sociale, politica e spirituale della società europea".
All’Assemblea di luglio, convocata sul tema "Chiamati a una speranza in Cristo", è prevista la partecipazione di circa 800 rappresentati delle chiese protestanti ed ortodosse che aderisco alla KEK. Come è accaduto nelle precedenti assemblee, è prevista anche una nutrita rappresentanza di esponenti della chiesa cattolica e di altre comunità di fede.
La KEK è una comunione di circa 125 chiese ortodosse, protestanti, anglicane e vetero cattoliche di tutta Europa. Vi aderiscono anche 40 associazioni confessionali ed ecumeniche.



Sabato, 13 settembre 2008