TELEGRAFO

Notizie ecumeniche brevi


di Agenzia NEV del 28-5-2008

(NEV) - “Dimorare nelle Scritture” è il tema del IV Festival biblico di Vicenza che si terrà nella città veneta, con appendici in altre località limitrofe, dal 29 maggio al 2 giugno prossimo. La dimora e l’abitare forniscono innumerevoli suggestioni bibliche e artistiche che fanno di Vicenza, delle sue vie, dei suoi palazzi e delle sue ville, nel cinquecentenario della nascita di Palladio, la casa ideale di questa edizione del Festival. Il tema dell’abitare spazierà dalla sfera teologica al dialogo ecumenico, dalla spiritualità all’arte, fino all’analisi dei diversi modi di vivere dentro la società o ai suoi margini: nella famiglia, nella dimensione dell’interculturalità, nel carcere, negli angoli di strada dove si incontrano i senza dimora. Nei cinque giorni di Festival sono previsti 40 incontri e conferenze, 10 mostre, 9 concerti, 15 spettacoli, 5 convegni, 7 presentazioni di libri, 5 cineforum e tanti altri momenti informali d’incontro. Si tenterà anche di battere il Guinness dei primati nella realizzazione, ad opera di bambini e ragazzi, del disegno sulla Bibbia più lungo del mondo, su una bobina di carta lunga un chilometro. Tra i numerosissimi partecipanti, le evangeliche Lidia Maggi e Annemarie Dupré. Per il programma completo: www.festivalbiblico.it

(NEV/VE) - Le religioni battono la politica 6-1. E’ questo il risultato di un singolare incontro calcistico giocato ieri a Köniz, presso Berna (Svizzera), tra una squadra composta da imam, preti, pastori e rabbini, e una compagine di parlamentari elvetici. L’incontro è stato giocato su discreti livelli agonistici e con molto fair play, anche se l’affermazione del Football Club (FC) Religioni, i cui giocatori portavano tutti il numero 7 sulla maglia (bel lavoro per l’arbitro!), è stata netta. L’FC Politici ha schierato anche una giocatrice: la verde Maya Graf. La partita è parte del vasto programma allestito dalle chiese svizzere per accompagnare il Campionato europeo di calcio 2008. Prima dell’incontro sono intervenuti il pastore Thomas Wipf, presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Svizzera e presidente del Consiglio svizzero delle religioni, e l’ex consigliere federale Adolf Ogi. “Noi, rappresentanti delle chiese e delle comunità religiose - ha affermato Wipf -, vogliamo giocare nella stessa squadra, insieme. Ciò che ci unisce è il desiderio di lealtà, la voglia di intenderci e la ricerca della pace. Per questo motivo il motto della nostra squadra è ’insieme, e non gli uni contro gli altri’”.

(NEV/VE) - Il film “Adoration”, del regista canadese di origine armena, Atom Egoyan, ha vinto il Premio della Giuria Ecumenica al 61° Festival di Cannes. La pellicola racconta di Simon, un adolescente che ha dovuto affrontare la morte dei genitori in un incidente stradale. Simon, che vive con lo zio, inventa una storia su suo padre, descrivendolo come un terrorista islamico autore di un attentato anti-israeliano, e la diffonde su internet. Gli giungono così delle reazioni spesso indignate, portando delle conseguenze impreviste sulla sua vita e su quella di chi gli vive accanto. Egoyan esplora il lutto attraverso un tema scottante come quello del rapporto fra ebrei e musulmani. La Giuria Ecumenica ha premiato “Adoration” sottolineando come, “utilizzando oggetti simbolici tradizionali o contemporanei”, il regista ci inviti “a valutare in modo nuovo i luoghi comuni dell’altro, straniero alla nostra cultura e alla nostra religione”.

(NEV/ENI) - Dopo un dibattito durato decenni, gli anglicani d’Australia hanno consacrato le loro prime due donne vescovo. Kay Goldsworthy è stata insediata lo scorso 22 maggio vescovo di Perth, mentre Barbara Darling sarà consacrata vescovo di Melbourne il prossimo 1° giugno. I sostenitori dell’episcopato femminile hanno salutato questo doppio evento come un importante passo in avanti nell’affermazione della parità tra uomini e donne nella chiesa. C’è tuttavia chi si è opposto alla decisione: tra questi, il vescovo di Sidney, Peter Jensen, che non ha partecipato alla cerimonia di consacrazione di Goldsworthy. Quest’ultima, cinquantunenne madre di due figli, tra le prime donne in Australia a venire consacrata pastore, si mostra tuttavia fiduciosa per il futuro: “Credo che la chiesa sia capace di agire con uno spirito ispirato dalla grazia e aperto alla comprensione reciproca”.

(NEV/BT) - Una delegazione di battisti britannici si è recata in Giamaica - uno dei principali punti di arrivo in America delle navi schiaviste - per esprimere le scuse ufficiali delle loro chiese per la tratta transatlantica degli schiavi. Si tratta di un gesto sollecitato dall’assemblea dell’Alleanza battista mondiale (ABM) tenutasi nel luglio 2007 in Ghana. In quell’occasione, ricordando il bicentenario della fine della schiavitù nell’impero britannico, le Unioni battiste olandesi e statunitensi proposero una confessione di peccato per il proprio coinvolgimento in quei fatti lontani ma dalle conseguenza ancora visibili. Il silenzio dei britannici sull’argomento fece scalpore tanto da indurre l’Unione battista di Gran Bretagna (BUGB) ad approvare il novembre successivo una dichiarazione nella quale, riconoscendo di “avere anche noi condiviso e beneficiato della partecipazione della nostra nazione alla tratta degli schiavi”, rivolgevano le loro scuse più profonde “ai nostri fratelli e sorelle per tutto... il male che ha avuto origine nell’orrore della schiavitù”. Questo testo è stato ora letto di persona dal segretario generale dell’Unione di Gran Bretagna, pastore Jonathan Edwards, durante un culto in una chiesa battista della capitale giamaicana, domenica 25 maggio, alla presenza del segretario generale dell’ABM, pastore Neville Callam.

(NEV) - “Si tratta di un piccolo ma significativo progetto di come cristiani e musulmani possono collaborare per il bene comune”. Così Iain Steward, esperto di dialogo interreligioso della chiesa (presbiteriana) di Scozia, ha descritto il progetto di collaborazione tra la chiesa presbiteriana di Govanhill Trinity e della Moschea centrale di Glasgow. Le due comunità hanno infatti costituito un gruppo di giovani volontari per ristrutturare e ripulire alcune parti dei due locali di culto. Lo scorso 19 aprile hanno ripulito lo spiazzo antistante la Moschea e ridipinto parte degli esterni, mentre il 23 maggio è stato il turno della chiesa di Govanhill. Del gruppo, composto da cristiani e musulmani, hanno fatto parte anche 18 volontari provenienti dalla Siria, coinvolti dalle due comunità scozzesi in questo progetto di collaborazione e conoscenza reciproca.

(NEV/Asianews) - Il governo dell’Uzbekistan ha lanciato una campagna pubblica di intolleranza contro vari gruppi religiosi, tra cui i cristiani evangelici liberi, i presbiteriani, i metodisti e i testimoni di Geova. La televisione di Stato ha infatti trasmesso, sabato 17 maggio in prima serata, un servizio in cui tali chiese sono descritte come “un problema generale, per il loro dogmatismo religioso, fondamentalismo, terrorismo e l’uso abituale di droghe”, nonché per la loro abilità nel manipolare giovani e minori. Sono stati intervistati funzionari statali, esperti e persino membri di altre fedi, tutti molto critici. Analisti considerano il servizio televisivo un incitamento ai cittadini a temere e “controllare” l’attività di questi gruppi. Jasur Najmiddinov, teologo dell’università islamica del Paese, ha accusato i gruppi protestanti di essere “parte di un gioco di geopolitica” spalleggiato da potenze estere. “L’attività missionaria può distruggere la nostra società - ha aggiunto lo studioso musulmano -. La famiglia non dovrebbe tollerare che un suo membro o un parente cambi fede”. In realtà, l’intenzione del governo è di controllare ogni forma di religione, tanto che anche le attività delle comunità islamiche sono sottoposte a censure non molto diverse da quelle imposte a suo tempo dal regime sovietico.

(NEV) - L’intervista a Mario Calabresi, “Spingendo la notte più in là”, apre la sezione monografica sul tema della riconciliazione, del numero 203 di “Gioventù evangelica”, trimestrale della Federazione giovanile evangelica italiana (FGEI), diretto da Luisa Nitti ed Eva Valvo. Seguono gli articoli di Ulrich Eckert “Chiesa e riconciliazione”, Geiko Muller-Fahrenholz “Gloria a Dio e pace in terra”, e l’intervista doppia a Mariangela Fadda e Ilaria Valenzi “Potere e politica: una convivenza scomoda?”. Completano il numero uno studio biblico di Daniela Rapisarda “Spirito e potere nel libro degli Atti”, l’articolo di Roberto Della Rocca “Alef e bet: identità e alterità nel pensiero ebraico”, e le rubriche Spazio alla Parola e Orme. Gioventù Evangelica, via Porro Lambertenghi 28, 20159 Milano.



Venerdì, 30 maggio 2008