Telegrafo
Notizie ecumeniche brevi

di Agenzia NEV del 7-11-2007

(NEV) - Tom Heneghan, responsabile delle rubriche religiose internazionali dell’agenzia stampa Reuters, è il vincitore del premio Templeton riservato al migliore giornalista europeo dell’informazione religiosa per l’anno 2006. Il premio - che è attribuito ogni anno dalla Conferenza delle chiese europee (KEK) a nome della Fondazione statunitense John Templeton - è rivolto a quei giornalisti che, su giornali non confessionali, scrivono di religione con precisione, con imparzialità e con spirito d’apertura. Heneghan, selezionato per tre articoli sull’Islam in Europa, è nato a New York nel 1951, ha la doppia cittadinanza statunitense e irlandese, e lavora alla Reuters dal 1977. Il premio, che consiste in 5mila franchi svizzeri, sarà consegnato al giornalista il prossimo 27 novembre presso la Casa del protestantesimo a Parigi. Il premio Templeton per il giornalismo è stato assegnato la prima volta nel 1994.

(NEV/NCC) - “Come rappresentanti di comunità di fede esprimiamo la nostra comune convinzione che i bisogni dei popoli più poveri debbano essere il criterio centrale di qualsiasi legge che affronti la sfida del cambiamento climatico globale”. E’ quanto hanno scritto ai membri del Congresso degli Stati Uniti, i leader nazionali delle chiese protestanti, evangelicali, ortodosse, cattolica e delle comunità ebraiche. L’iniziativa, promossa dal Partenariato religioso nazionale per l’ambiente, è stata lanciata lo scorso 1° novembre con una conferenza stampa nella quale è intervenuto anche il pastore Michael Livingston, presidente del Consiglio nazionale delle chiese degli USA (NCCCUSA), tra i firmatari dell’appello ai parlamentari: “E’ sempre più evidente che sono gli abitanti delle regioni più povere del mondo a subire i danni maggiori provocati dal cambiamento climatico - ha spiegato Livingston -. Rispetto a questa realtà possiamo e dobbiamo fare di più, lavorando insieme ai membri del Congresso per assicurare aiuti adeguati alle comunità colpite”.

(NEV) - “Reinsediamento: quali prospettive per l’Italia?”, è il titolo del seminario organizzato a Roma, giovedì 8 novembre, dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) in collaborazione con il Consiglio italiano per i rifugiati (CIR). “Il reinsediamento - ha spiegato Franca Di Lecce, direttore del Servizio rifugiati e migranti della FCEI - è uno strumento di protezione e anche di solidarietà che consiste nell’accoglienza in un paese terzo di quei rifugiati che non possono né tornare nella loro nazione d’origine né hanno trovato una sistemazione dignitosa nel paese in cui hanno chiesto primo asilo”. Attualmente sono solo 16 le nazioni in tutto il mondo che si sono dotate di un programma di reinsediamento; delle 6 che appartengono all’Unione Europea non fa parte l’Italia. Al seminario - che si colloca nell’ambito del progetto europeo “Reinsedimanto: allargare le basi in Europa”, coordinato dalla Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) - interverranno, tra gli altri, Domenico Maselli, presidente della FCEI, Torsten Moritz, coordinatore dei progetti del CCME, Paolo Artini dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (ACNUR).

(NEV) - Si terrà dal 9 al 14 novembre a Sigtunga, in Svezia, l’assemblea generale dell’Anno Diaconale/EDYN, la rete ecumenica di organizzazioni laiche e religiose di volontariato internazionale. I rappresentanti delle 17 organizzazioni membro dell’EDYN discuteranno non solo del funzionamento della rete, ma saranno anche chiamate ad eleggere un nuovo presidente che sostituirà il riformato olandese Daan Verbaan. Tra i temi all’ordine del giorno, la valutazione del programma di Servizio volontario europeo; una discussione sul volontariato come strumento di formazione della persona, di espressione della solidarietà cristiana e di collaborazione ecumenica; l’inserimento nei progetti di volontariato di nuovi soggetti quali i giovani immigrati di seconda generazione, i Rom, o i giovani con problemi di inserimento sociale. All’assemblea parteciperà, tra gli altri, Laura Casorio, responsabile dell’Ufficio volontariato internazionale (UVI) della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI).

(NEV/LWI) - “Oggi salutiamo un uomo che ha mostrato quanto possa essere importante il contributo delle piccole chiese alla vita delle grandi Comunioni internazionali”. Così il pastore Ishmael Noko, segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM), ha ricordato il pastore André Appel, mancato lo scorso 1° novembre all’età di 85 anni. Segretario generale della Federazione luterana mondiale (FLM) dal 1965 al 1974, e successivamente presidente della Conferenza delle chiese europee (KEK) dal 1965 al 1974, Appel era nato in Alsazia (Francia) nel 1921 e servì, nell’immediato secondo dopoguerra, come pastore della Chiesa della confessione di Augusta in Alsazia e Lorena. “E’ stato un ardente difensore dell’ecumenismo”, ha affermato Jean-Arnold De Clermont, presidente della KEK, ricordando l’impegno di Appel nel dialogo tra chiese luterane e riformate che portò alla Concordia di Leuenberg nel 1973. Allo stesso modo, nell’ambito della FLM, fu sotto la segreteria di Appel che furono poste solide fondamenta al dialogo tra luterani e cattolici e che, per la prima volta, furono nominati nello staff della FLM dei membri non europei o nordamericani.

(NEV) - E’ dedicato all’ugonotta francese Louise de Coligny il romanzo di Eliana Bouchard intitolato “Louise. Canzone senza pause” (ed. Bollati Boringhieri, pagg. 256, euro 16). La vicenda inizia in Francia con il massacro della notte di San Bartolomeo (1572) nel quale Louise perde il padre, il marito e molti dei suoi parenti. Consapevole del privilegio riservato ai sopravvissuti, dedica la sua lunga vita a resistere attivamente per non perdere la sua identità. L’accompagna la propria fede e il motto che condivide con il secondo marito, Guglielmo I d’Orange: “Non c’è bisogno di sperare per intraprendere né di riuscire per perseverare”. Insieme per un tempo tragicamente breve, Louise e Guglielmo cercano di costruire un luogo in cui la coscienza di ciascuno sia libera di esistere, mentre sullo sfondo le lotte di religione sconvolgono l’occidente d’Europa. Il libro verrà presentato mercoledì 14 novembre, presso la Facoltà valdese di teologia di Roma. Bollati Boringhieri, corso Vittorio Emanuele II 86, 10121 Torino; www.bollatiboringhieri.it

(NEV) - Il numero di novembre della rivista “Confronti”, mensile di fede, politica e vita quotidiana diretto da Gian Mario Gillio, si apre con cinque editoriali: “La scommessa della pace riparte dal basso” di Tonio Dell’Olio, “Sante allenze e/o dissidi fra le tre Rome” di David Gabrielli, “E’ partito democratico. E ora dove vuole andare?” di Umberto Brancia, “Laicità, questa sconosciuta” di Gian Mario Gillio, e “Costruire speranza e convivialità” di Brunetto Salvarani. In sommario, servizi sul Medio Oriente, Birmania, Iran, islamofobia, ebraismo e omosessualità, Bosnia, Chiesa apostolica, il messaggio finale dell’Assemblea ecumenica di Sibiu. Completano il numero notizie brevi e le rubriche Città della Bibbia, La nota stonata, Note dal margine, Cinema, Segnalazioni. Confronti, via Firenze 38, 00184 Roma; www.confronti.net

(NEV) - “Sofferenza, la fede ci permette di andare oltre” è il titolo di copertina del numero di novembre de “Il messaggero avventista”, mensile dell’Unione italiana delle chiese cristiane avventiste del 7° giorno (UICCA). In sommario, un editoriale del direttore Giovanni Leonardi “Nuovi creatori di vita?”, scheda biblica sul millennio, donna e società, dialoghi ecumenici, notizie dalle istituzioni avventiste, testimonianze ed esperienze. Completano il numero le rubriche "Parliamone insieme", “Essere chiesa” e "Vita di chiesa". Il messaggero avventista, via Chiantigiana 30, 50023 Falciani (FI).



Giovedì, 08 novembre 2007