TELEGRAFO

di Agenzia NEV del 1-10-2008

Notizie ecumeniche brevi


(NEV) - Il presidente della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), pastore Domenico Maselli, ha inviato un messaggio di augurio a monsignor Mariano Crociata, nuovo segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI). "E’ nostro desiderio - ha scritto Maselli in una lettera dello scorso 26 settembre - che le relazioni tra la Federazione delle chiese evangeliche in Italia e la Conferenza episcopale italiana siano imperniate ad una vera schiettezza fraterna che permetta un’autentica collaborazione in molti campi, come ad esempio nel servizio per i rifugiati e i migranti che ci ha visti vicini e solidali in tutti questi anni, e alla possibilità di un franco scambio di vedute anche su argomenti sui quali possiamo avere posizioni diverse".

(NEV/WARC) - Gli organi esecutivi dell’Alleanza riformata mondiale (ARM) e del Consiglio ecumenico riformato (REC) si riuniranno in sessione congiunta ad Utrecht (Olanda), dal 6 al 10 ottobre prossimo. Si tratta del primo di una serie di incontri che porteranno nel 2010 alla fusione dei due organismi nella Comunione mondiale delle chiese riformate (CMCR). All’ordine del giorno, tra l’altro, la redazione di una bozza della costituzione così come la definizione della struttura e della visione del nuovo organismo. “Con questo incontro - ha dichiarato Setri Nyomi, segretario generale dell’ARM - si fa più vicino il sogno di una nuova e vitale comunione riformata capace di rispondere alla chiamata di Dio per la pace e la giustizia nel mondo”. Dello stesso tenore le dichiarazioni del segretario generale del REC, Richard van Houten: “Abbiamo la possibilità di inviare un importante messaggio alle nostre chiese membro su come le culture dell’ARM e della REC possano fondersi insieme per essere all’altezza delle sfide del 21° secolo”. La nuova Comunione mondiale delle chiese riformate, che nascerà nel 2010 durante un Consiglio generale dal titolo “Uniti nello Spirito nel legame della pace”, rappresenterà circa 80 milioni di cristiani riformati di tutto il mondo.

(NEV/CEC) - Il pastore Samuel Kobia rimarrà segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) fino a quando non verrà eletto nel 2009 un suo successore. E’ quanto ha deciso il Comitato esecutivo del CEC riunitosi a Lubecca (Germania) dal 23 al 26 settembre scorso, in seguito alla rinuncia di Kobia, motivata con “ragioni personali”, di rinnovare il suo mandato per un secondo quinquennio. Il contratto di Kobia verrà così esteso oltre la sua data di scadenza, prevista per il 31 dicembre 2008. È già al lavoro un’apposita Commissione per la ricerca dei candidati che dovranno mostrare “un completo impegno per Cristo; una profonda spiritualità fondata sulle Scritture e la preghiera; un’attiva partecipazione in una chiesa cristiana appartenente al CEC; una ampia e profonda visione per il futuro del CEC e del movimento ecumenico”. Tra gli altri punti discussi dal Comitato esecutivo del CEC, la violenza anticristiana nello stato indiano dell’Orissa, del sessantesimo anniversario della dichiarazione dei diritti degli esseri umani e del trentennale della dichiarazione di Alma Ata per il diritto universale alla salute.

(NEV/ENI) - A Bielefeld, città tedesca della Westfalia, una chiesa protestante è diventata una sinagoga. Alla cerimonia di consacrazione del locale di culto ebraico ha partecipato anche il pastore luterano Alfred Buss che ha salutato l’evento come qualcosa che rinnova il legame tra ebrei e protestanti in Westfalia. Buss ha ricordato “con dolore e profonda vergogna” come l’originaria sinagoga di Bielefeld venne distrutta dai nazisti durante la cosiddetta Notte dei cristalli, il 9 novembre del 1938. Da parte sua, Charlotte Knobloch, presidente del Consiglio centrale degli ebrei in Germania, ha dichiarato che la nuova sinagoga segna un revival della comunità ebraica a Bielefeld, il cui numero è aumentato grazie anche all’immigrazione dall’Europa dell’est.

(NEV) - Pochi libri dell’Antico Testamento vanno dritti al cuore della fede di Israele quanto il Deuteronomio e pochi libri biblici mostrano una preoccupazione altrettanto intensa per la trasmissione della fede alle nuove generazioni. Ultimo libro del Pentateuco, il Deuteronomio lascia Israele di fronte alla terra promessa, chiudendo l’era del deserto e aprendone una nuova, in cui il suo popolo dovrà vivere giorno per giorno secondo le prescrizioni date da Dio a Mosè. Esplicitamente teologico, il commentario di Patrick D. Miller intitolato “Deuteronomio” (ed. Claudiana, pagg. 288, euro 27) affronta in modo particolare l’impatto del libro nel suo tempo, la sua lettura ai tempi della Riforma luterana e il modo in cui esso può istruire le comunità di fede contemporanee. Patrick D. Miller insegna Teologia dell’Antico Testamento al Princeton Theological Seminary. Claudiana, via S. Pio V 15, 10125 Torino; www.claudiana.it



Domenica, 05 ottobre 2008