III ASSEMBLEA ECUMENICA EUROPEA
SIBIU (Romania), 4-9 settembre 2007

Le notizie dell’agenzia SIR del 8-9-2007

di Agenzia SIR del 7-9-2007

08/09/2007 21:21
SIBIU-EEA3: APPROVATO IL TESTO DEL MESSAGGIO FINALE




È stato approvato questa sera al termine della plenaria, il messaggio finale della Terza Assemblea ecumenica europea di Sibiu (per il testo integrale: clicca qui ). All’Assemblea, coordinata da due organismi europei: il Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali europee) e la Kek (Conferenza delle Chiese europee), hanno partecipato oltre 2.000 delegati ufficiali (più staff, giornalisti e volontari locali). Metà sono stati nominati dalle 34 Conferenze episcopali che fanno parte del Ccee; l’altra metà ha rappresentato le circa 120 Chiese membro della Kek, di tradizione anglicana, ortodossa e protestante. Ai delegati ufficiali vanno aggiunti 400 ospiti e un numero imprecisato di visitatori che hanno partecipato agli eventi culturali dell’Assemblea nonché alla celebrazione conclusiva di oggi (con la lettura del messaggio finale) e all’incontro di chiusura di domani. Novità di questa terza Assemblea è stata la presenza - a fianco dei delegati ufficiali - dei giovani, dai 18 ai 30 anni: 80 provengono da tutta Europa, 40 sono della Romania. Per loro è stato pensato un programma speciale con una pre-Assemblea (31 agosto-3 settembre).



08/09/2007 14:20
SIBIU-EEA3: DAI DELEGATI PROPOSTE CONTRO LA GUERRA E PER UN MONDO PIÙ GIUSTO



Continua ancora oggi l’eco del Forum di ieri sulla giustizia. È stato infatti uno dei temi dominanti e più partecipati alla Terza Assemblea ecumenica europea in corso a Sibiu. Perchè chiede ai cristiani "un impegno audace" e "profetico", come aveva osservato già nella relazione mattutina Andrea Riccardi, della Comunità di S.Egidio. Numerose proposte concrete sono state condivise con i delegati, per rispondere alla fame di giustizia dei popoli, fuori e dentro l’Europa: il Medio Oriente, la situazione dei Rom in tutto il continente, l’Est europeo, infine l’Africa sono stati al centro della discussione. "Cambiare il mondo è possibile perchè la giustizia è fatta dalle persone e da esse può essere cambiata", ha osservato la norvegese Ingrid Naess Holm, dell’associazione Changemakers.

Un particolare impegno lo hanno chiesto i giovani: "La Chiesa deve prendere una posizione forte sui temi come i diritti e la guerra", ha affermato Jennifer(Yee) Hung, cattolica inglese di origine orientale. Secondo Andrei Banus, giovane della Caritas Romena, "la Chiesa deve vivificare nelle persone il senso di responsabilità nei confronti dei poveri". "Vi è una forma di ingiustizia anche quando non è permessa nessuna esperienza religiosa": a parlare è Anastasios, arcivescovo ortodosso di Tirana e di tutta l’Albania e vicepresidente della Conferenza delle Chiese europee (Kek). Concetto confermato anche dalla giovane Natalka Vasilevich, bielorussa, esponente del movimento ecumenico Syndesmos. "Per il mio Paese - ha spiegato Vasilevich - io porto avanti un’attività criminosa perché non è possibile annunciare il Vangelo al di fuori degli spazi religiosi". Di fronte alla complessità di queste sfide, per i cristiani vi è una certezza: "La fede nel Signore - ha concluso don Marco Gnavi, moderatore del forum sulla giustizia - dilata il cuore e dona l’intelligenza e la tenacia per intervenire nel mondo".




08/09/2007 13:12
SIBIU-EEA3: METROPOLITA GENNADIOS DI SASSIMA, PROSSIMO APPUNTAMENTO A RAVENNA PER COMMISSIONE MISTA DI DIALOGO


Finita l’esperienza di Sibiu, il metropolita Gennadios di Sassima (Patriarcato ecumenico) già guarda al futuro prossimo del dialogo ecumenico e ricorda che tra due settimane, esattamente dal 9 al 15 ottobre, si svolgerà a Ravenna la X Sessione plenaria della Commissione mista internazionale di dialogo teologico fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa. "Con il Vaticano e, quindi, la Chiesa cattolica - spiega a margine dei lavori della Terza Assemblea ecumenica di Sibiu - siamo, si può dire, sulla stessa frequenza spirituale. Speriamo che il dialogo che avremo tra due settimane a Ravenna possa segnare un passo avanti. Tutti i dialoghi sono difficili. Ma devono essere difficili per essere costruttivi. Se non sono difficili, non portano a niente. È difficile perchè siamo uomini, e siamo uomini con tante rigidità". Dopo quasi sei anni di sospensione, la Commissione mista di dialogo si è riunita lo scorso anno a Belgrado ed ha studiato un testo che fa da prologo alla questione più rilevante del contenzioso fra cattolici e ortodossi: il ruolo del Vescovo di Roma nella Chiesa di Dio e nella comunione fra le Chiese. La Commissione mista è composta da 30 membri ortodossi e 30 cattolici. Il metropolita Gennadios di Sassima del Patriarcato Ecumenico ne è co-segretario insieme a mons. Eleuterio F.Fortino del Pontificio Consiglio perla promozione dell’unità dei cristiani".



08/09/2007 12:56
SIBIU-EEA3: METROPOLITA GENNADIOS DI SASSIMA (PATRIARCATO ECUMENICO), "L’EUROPA HA BISOGNO DEI CRISTIANI"


"Non possiamo continuare a viaggiare in ritardo. L’Europa ha bisogno dei cristiani, ha bisogno delle radici cristiane che sono al fondamento di questo continente". Lo ha detto al SIR il metropolita Gennadios di Sassima (Patriarcato ecumenico), co-presidente del Comitato preparatorio della Terza Assemblea ecumenica di Sibiu, a conclusione dei lavori. "È stata una grande esperienza spirituale - ha aggiunto -. Crediamo che da Sibiu partirà un messaggio credibile, che vuole essere una sfida al mondo di oggi e alla costruzione di una nuova Europa". L’Assemblea - ha spiegato il metropolita - si è svolta in "un Paese che entra in Europa adesso dopo tanti anni di regime comunista. È un Paese con grandi speranze e questo pellegrinaggio spirituale delle Chiese d’Europa dimostra la volontà dei cristiani a continuare a lavorare insieme mettendo in evidenza che non è più possibile vivere isolati. Abbiamo bisogno gli uni degli altri. L’Est ha bisogno dell’Ovest come l’Occidente ha bisogno dell’Oriente. Non possiamo più vederci come un pericolo ma come fratelli".

"Questa Assemblea - ha proseguito il metropolita - è una marcia della volontà di Dio, realizzata con tanti anni di lavoro e di preparazione, con tante difficoltà. Tutte le Chiese di Romania - cattolici, protestanti, ortodossi - hanno fatto il possibile per questa Assemblea. Speriamo che il messaggio delle Chiese da Sibiu, che è un messaggio per tutte le Chiese e i cristiani d’Europa, smuova i cuori e spinga tanti ad agire subito".




08/09/2007 12:34
SIBIU-EEA3: OGGI È LA GIORNATA DEL MESSAGGIO FINALE, CON UNA DICHIARAZIONE SUI GIOVANI


Sarà presentato oggi pomeriggio al termine della plenaria, il messaggio finale della Terza Assemblea ecumenica europea di Sibiu, dopo un percorso lungo ed elaborato. Al messaggio verrà affiancata una dichiarazione specifica sui giovani, chiamati "il futuro dell’ecumenismo". Questa mattina si è relazionato sui forum tematici dei giorni precedenti (tra cui migrazioni, creato, giustizia, pace, ecc.). Dopo la plenaria l’Assemblea esprimerà le sue valutazioni, quindi verrà presentato il messaggio. Le conclusioni saranno tratte da mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni-Amelia-Narni e presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo, dal metropolita Gennadios di Sassima, dal rev. Jean-Arnold de Clermont, presidente della Cec (Conferenza europea delle Chiese) e dal cardinale Péter Erdö, presidente del Ccee (Consiglio delle Conferenze episcopali europee).

In serata si svolgerà la Celebrazione della luce, un evento pubblico di tre ore durante il quale interverranno artisti, giornalisti e testimoni che offriranno il loro omaggio alla luce, "in cerca della verità, dell’unità e della bellezza". I cercatori di "verità" presenteranno l’esperienza dei diversi forum. I cercatori di "unità", rappresentanti di tutte le Chiese, porteranno in processione i simboli della fede cristiana. I cercatori di "bellezza", ossia artisti europei, esprimeranno il senso della luce attraverso la loro arte. Tra gli artisti, il balletto della scuola di Liliana Cosi e Stefanescu, il coro a Cappella, Francesco Agnello e Barbara Lins.










07/09/2007 18:57
SIBIU-EEA3 : RAPPRESENTANTE DEI ROM IN ROMANIA, "IL MIO POPOLO HA BISOGNO DI LUCE"


Un grido di aiuto e di denuncia sulla situazione di povertà e discriminazione vissuto dal popolo rom in Romania. A lanciarlo è stato questo pomeriggio Gruia Ioan Bumbu, presidente della Agenzia nazionale per i Rom di Romania dalla platea del Forum sulla giustizia nell’ambito della Terza Assemblea ecumenica europea. "Non dimenticate che il motto di questo congresso - ha detto - è ’La luce di Cristo illumina tutti’. Il popolo rom ha bisogno di luce. E la luce è accesso alla educazione, diritto ad una vita sana,ad una esistenza decente". Secondo stime non ufficiali, i rom in Romania sono circa 2/3 milioni ma al censimento ne risultano solo 500 mila perchè la maggioranza preferisce non dichiararsi tale, a causa delle discriminazioni cui sono soggetti. Se ne vedono parecchi qui a Sibiu con i loro vestiti tipici : le donne con lunghe gonne colorate e fazzoletti in testa, gli uomini con il cappello nero a falda. Ma la situazione che vivono è drammatica : un « circolo vizioso" - ha detto il loro rappresentante - fatto di mancanza di educazione scolastica che inevitabilmente conduce a mancanza di lavoro, casa e assistenza sanitaria. Alla povertà si unisce una forte discriminazione cui sono vittime non solo in Romania ma anche in tanti altri paesi di Europa. Il rappresentante Rom ha chiesto aiuto alla Chiesa e di "unire le sue forze per migliorare la vita di questa gente".


07/09/2007 18:45
SIBIU-EEA3: FORUM SUL CREATO; METROPOLITA CHRYSTOPHER, "LO STILE DI VITA CRISTIANO È UNA ALTERNATIVA"


"Lo stile di vita cristiana, basato sull’ascetismo e la condivisione, sul rispetto di Dio e della creazione, deve essere proposto alla società in questo particolare momento della storia": ne è convinto il Metropolita Chrystopher, Primate della Chiesa ortodossa della Repubblica Ceca e della Slovacchia, che ha parlato durante l’odierno forum sul creato nella III Assemblea ecumenica europea in corso a Sibiu. Questo stile di vita, ha detto, "deve essere offerto come alternativa" per "salvare la creazione di Dio", "le generazioni future e tutte le specie viventi, animali e piante". La tradizione ascetica, ha sottolineato, "ci insegna che le risposte a molte questioni che riguardano la crisi ambientale devono essere trovate nel cuore umano, non nella sfera dell’economia, della biologia, della tecnologia o della politica". Altra caratteristica cristiana dovrebbe essere la condivisione: "Che ci piaccia o no - ha ricordato - noi consumiamo più risorse naturali dei nostri vicini del Sud". Il Metropolita Chrystopher ha concluso con un interrogativo: "Abbiamo veramente il diritto di continuare in questo modo? Continueremo ad obbedire al re di questo mondo che ci ordina cento volte al giorno di comprare, usare e consumare fino alla fine?".




07/09/2007 16:18
SIBIU-EEA3: INCONTRO DEI DELEGATI ITALIANI DI TUTTE LE CHIESE; MONS. PAGLIA, "DOBBIAMO CONTINUARE AD INCONTRARCI"


"A noi ora spetta un compito, quello di continuare a incontrarci, a ritrovarci insieme nella preghiera. Le difficoltà ci sono però l’ecumenismo per noi non è un’aggiunta. E questa è una responsabilità grave che pesa. Almeno per parte cattolica, l’ecumenismo è in genere un ufficio.
Dovremmo invece aiutare tutti i nostri fratelli e sorelle a capire che l’ecumenismo è un modo di vivere la fede. Non si può vivere la fede senza l’incontro". Lo ha detto mons. Vincenzo Paglia, vescovo di Terni e presidente della Commissione ecumenismo della Cei, parlando ai delegati italiani presenti alla Terza Assemblea ecumenica europea che si sono incontrati questo pomeriggio a Sibiu per presentare una serie di indicazioni e proposte per il messaggio finale della Assemblea. Il testo che concluderà i lavori di Sibiu, sarà reso noto domani. "Dovrà essere - ha detto Paglia - un messaggio che smuova i cuori, con indicazioni e prospettive che aiutano a rinnovare in Europa l’impegno ecumenico". La delegazione italiana è "la più numerosa d’Europa": è composta da circa 140 delegati cattolici, 10 delegati delle Chiese valdese, metodista, battista, evangelica e luterana, 4 delegati delle Chiese ortodosse. Sono presenti anche italiani impegnati in organismi delle Chiese europee e 8 delegati ecumenici di migranti.

"Credo - ha detto Paglia a margine dell’incontro - che l’esperienza di Sibiu sia stata particolarmente significativa perché il viaggio fatto insieme per arrivare qui e la riflessione comune fatta anche in un contesto di assemblea hanno mostrato tutta l’importanza di incontrarsi, per dibattere e discutere, comprendendo che il cammino del dialogo è una via non solo indispensabile ma anche quella più fruttuosa perché pur non cancellandole, appiana le differenza e permette quella dimensione di amore che può essere il fondamento di ogni costruzione ecclesiale". I rappresentanti delle chiese cristiane presenti a Sibiu si sono dati appuntamento in Italia al prossimo incontro dei delegati diocesani per l’ecumenismo che si terrà dal 19 al 22 novembre. "Abbiamo deciso di rivederci durante il convegno dei responsabili dell’ecumenismo nelle diocesi - spiega il vescovo - perché vorremmo che l’incontro di Sibiu raggiungesse il maggior numero di persone e soprattutto tutti i delegati per l’ecumenismo in Italia. Sarà anche una occasione per trarre qualche conclusione anche alle prospettive ecumeniche delle chiese italiane".


07/09/2007 15:22
SIBIU-EEA3: GEMELLAGGI ECUMENICI TRA PARROCCHIE CRISTIANE D’EUROPA, UNA PROPOSTA DELLA DELEGAZIONE DELLE MARCHE


È stata distribuita oggi a Sibiu tra i delegati della Terza Assemblea ecumenica europea una mozione della Delegazione cristiano cattolica delle Marche che propone "come via concreta" l’idea di promuovere gemellaggi ecumenici tra parrocchie cristiane e monasteri di tutte le confessioni cristiane in Europa. Si tratta - si legge nella mozione - di dar vita, "in modo non sporadico, a piste di fraternità" per "favorire legami di conoscenza, preghiera, dialogo e collaborazione reciproca". La proposta nasce da una esperienza decennale di gemellaggi che caratterizza la vita ecumenica nella regione Marche. Sono iniziative che generano "un movimento ecumenico capace di far crescere una nuova sensibilità, di aprire nuove prospettive, di aiutare le diverse confessioni che convivono in uno stesso territorio a riconciliare le loro memorie". La delegazione chiede che le Chiese d’Europa costituiscano un centro incaricato di facilitare e coordinare i gemellaggi.
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07/09/2007 15:11
SIBIU-EEA3: FORUM SULLA GIUSTIZIA, "EUROPA ED AFRICA HANNO UN DESTINO COMUNE"


"Non vediamo come l’Europa possa salvarsi ed abbandonare l’Africa, o come l’Africa possa affrontare le sfide del suo sviluppo senza l’Europa": parola di Kpakilè Joseph Felemou, della Guinea Conakry, presidente del Foguired, il Fondo guineano per la remissione del debito. Felemou è intervenuto oggi pomeriggio al Forum sulla giustizia, nel corso della terza Assemblea ecumenica di Sibiu. "I giovani africani - ha detto - vedono oggi l’uomo europeo come se fosse del denaro in movimento, e i giovani europei vedono gli africani solo come rifugiati e immigrati. Ma tutto è falso: è per questa visione deformata che i giovani africani sacrificano la loro vita sull’altare dell’immigrazione clandestina; è questa visione deformata che rende l’Europa infinitamente lontana dall’Africa". Per moltissimi "raggiungerla è l’unico programma di vita", perchè il vero problema "è la perdita della speranza e della fiducia nel loro mondo, nelle loro istituzioni, a volte anche nella loro stessa famiglia". E se oggi "culturalmente l’Africa è europea" (sistema scolastico, tv, abbigliamento), esiste un paradosso: "Il viaggio dall’Europa all’Africa è molto rapido: ci vuole solo una mezza giornata di aereo.
Invece il viaggio contrario è lunghissimo, per arrivare alla meta molti africani impiegano mesi interi e spesso vi perdono la vita" Felemou ha perciò invitato ad "accorciare questa distanza" e "combattere questa profonda ingiustizia".

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Domenica, 09 settembre 2007