III ASSEMBLEA ECUMENICA EUROPEA
SIBIU (Romania), 4-9 settembre 2007

Le notizie dell’agenzia SIR del 5-9-2007

di Agenzia SIR del 5-9-2007

05/09/2007 09:47 SIBIU - EEA3: BARTOLOMEO (COSTANTINOPOLI), DALL’UNITÀ DEI CRISTIANI VERRÀ “UNA NUOVA EUROPA”
Un’accelerazione del movimento ecumenico, verso “la piena comunione ecclesiastica e sacramentale tra le Chiese”, del dialogo tra Chiese e comunità cristiane, nella consapevolezza che “senza dialogo è impossibile raggiungere l’anelato fine conclusivo della riconciliazione, comunione ed unità tra i cristiani”. Così questa mattina Bartolomeo, patriarca Ecumenico di Costantinopoli, alla preghiera di apertura della terza assemblea ecumenica europea, a Sibiu. Il dialogo tra i cristiani, “sincero e obiettivo” è condizione “per contribuire in modo decisivo al consolidamento della riconciliazione e della comunione anche tra i popoli europei, promuovendo la creazione di una Nuova Europa”. Le fondamenta di questa futura realtà, ha aggiunto il patriarca, “non possono essere limitate unicamente a dimensioni economiche e politiche, o culturali e nazionali. Ecco perché – al meglio delle nostre capacità e da cristiani pienamente convinti – noi sosteniamo ed offriamo il nostro contributo per la creazione di un’Europa umana e sociale, illuminata dall’eterna ed inesauribile Luce di Cristo, in cui prevalgano i diritti umani ed i valori fondamentali di pace, giustizia, libertà, tolleranza, partecipazione e sostegno reciproco”.



05/09/2007 10:32
SIBIU - EEA3: BARTOLOMEO (COSTANTINOPOLI), NO "ALLA CONFUSIONE DI VALORI"



"L’importanza del rispetto per la vita, il valore supremo del matrimonio e della famiglia, il sostegno e l’assistenza ai poveri, il perdono e la misericordia". Parte citando la Charta Oecumenica europea firmata dalla Chiese a Strasburgo, nel 2001, il patriarca ecumenico Bartolomeo aprendo questa mattina i lavori della terza assemblea ecumenica europea, a Sibiu. "Noi rimaniamo fermi su questi principi e valori cristiani. Abbiamo infatti davanti ai nostri occhi la realtà molto deludente del mondo contemporaneo, in cui prevale una confusione di valori e in cui continua incessante la lotta tra luce e oscurità". "Siamo preoccupati - ha detto - per l’essere umano, creato a immagine e somiglianza di Dio, ma nel contempo quotidianamente calpestato ed ignorato. Siamo preoccupati per la famiglia e per il suo ruolo indispensabile. Siamo preoccupati per i lavoratori che vengono usati soltanto come mezzo per il consumo e la produzione. Siamo preoccupati per la creazione di Dio, che è continuamente e senza vergogna oggetto di sfruttamento. Siamo preoccupati per il clima, per l’aria e l’ossigeno che respira l’uomo di oggi e che la futura generazione, temiamo, cercherà invano. Siamo, infine, preoccupati per la semplice sopravvivenza dell’umanità su questo continente e su tutto il pianeta".


05/09/2007 10:42 SIBIU-EEA3: BARTOLOMEO (COSTANTINOPOLI), LE RELIGIONI OPERINO INSIEME PER “LA COESISTENZA PACIFICA” Il Patriarca di Costantinopoli, sempre nell’intervento di questa mattina, invita anzitutto i cristiani a pentirsi e “cambiare il modo di vivere”. L’invito è ad “assumere responsabilità per questi tempi e operare insieme per contribuire a guarire le ferite dell’umanità sofferente. In assenza di dialogo e di una collaborazione stretta e necessaria con tutti gli ortodossi e con tutti i cristiani, ma anche con tutte le persone responsabili, con tutti i centri di potere e con le autorità – religiose, politiche, economiche, culturali e altre – le nostre azioni isolate sono destinate a fallire sin dall’inizio”. Un segno tangibile di preoccupazione e “riparazione” delle Chiese verso la situazione dell’Europa e nei confronti dell’atteggiamento “distruttivo e arrogante verso la natura e l’ambiente” è la proposta di una giornata di digiuno per venerdì 7 settembre. Il Patriarca Bartolomeo guarda anche alla collaborazione tra le diverse religioni monoteiste: “I loro principi e valori fondamentali non soltanto promettono, ma impongono il reciproco rispetto della dignità umana e la convivenza pacifica tra tutti popoli e tutte le fedi”. Nessuna religione può giustificare intolleranza e fanatismo.

05/09/2007 12:19
SIBIU - EEA3: BENEDETTO XVI, CON FIDUCIA VERSO "LA COMUNIONE E L’UNITÀ DEI CRISTIANI"



"L’impegno nella ricerca dell’unità visibile di tutti i cristiani è essenziale, affinché la luce di Cristo possa risplendere su tutti gli uomini": è quanto afferma Benedetto XVI nel Messaggio inviato oggi al card. Peter Erdö, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (Ccee), ed al pastore Jean-Arnold de Clermont, presidente della Conferenza delle Chiese d’Europa (Kek), in occasione della Terza assemblea ecumenica che si è aperta ieri sera a Sibiu (Romania) su "La Luce di Cristo illumina tutti. Speranza di rinnovamento e unità in Europa" (fino al 9 settembre). Esprimendo l’auspicio che "questo importante incontro" faccia progredire "il cammino ecumenico verso la ricomposizione della piena e visibile unità di tutti i cristiani", il Papa rammenta: "Questa è una priorità pastorale che ho desiderato sottolineare fin dall’inizio del mio Pontificato". Richiamando l’impegno intrapreso in tale direzione dalla Chiesa cattolica a partire dal Concilio Vaticano II, Benedetto XVI ribadisce, facendo sue le parole di Giovanni Paolo II, che "la Chiesa cattolica proseguirà fiduciosamente sul cammino della comunione e dell’unità dei cristiani, un cammino sicuramente difficile ma foriero di grande gioia". Ripercorrendo i passi compiuti e rammentando le Assemblee ecumeniche europee di Basilea (1989) e di Graz (1997), e la firma della Charta Oecumenica (Strasburgo 2001), Benedetto XVI chiarisce che “il vero dialogo s’intesse là dove non c’è solo la parola ma anche l’ascolto, e dove nell’ascolto avviene l’incontro, nell’incontro la relazione e nella relazione la comprensione”. “Il dialogo, dunque, riguarda non solo il campo del sapere e di ciò che siamo capaci di fare”. Esso fa parlare “il Signore stesso in mezzo a noi”. Due, secondo il Papa, gli elementi necessari: “il dialogo della verità e l’incontro nel segno della fratellanza”, che “hanno bisogno dell’ecumenismo spirituale come fondamento”. “La preghiera per l’unità – sottolinea quindi il Pontefice - rappresenta il cammino regale verso l’ecumenismo. Permette ai cristiani d’Europa di guardare con occhi nuovi a Cristo e all’unità della Sua Chiesa” e “rende capaci di affrontare con coraggio sia i ricordi dolorosi di cui non è scevra la storia europea, sia i problemi sociali nell’era del relativismo oggi largamente predominante. In ogni epoca – osserva -, uomini e donne di preghiera” sono stati “i principali costruttori di riconciliazione e di unità”.


"Noi cristiani - esorta il Pontefice - dobbiamo essere consapevoli del compito che ci è stato affidato", portare "all’Europa e al mondo la voce" di Cristo. "È nostro compito", allora, "far risplendere la luce di Cristo davanti agli uomini e alle donne di oggi: non la nostra propria luce - precisa -, ma quella di Cristo". Dal Papa l’invito, inoltre, a "contribuire ad un vero progresso della società in Europa, in oriente e in occidente", e l’auspicio che l’assemblea di Sibiu offra "spunti preziosi per proseguire ed intensificare la vocazione specifica dell’Europa, spunti che devono poi aiutare a costruire un futuro migliore per la sua popolazione", e riesca a "creare spazi di incontro per l’unità nella legittima diversità". In un clima di reciproca fiducia e "nella consapevolezza che le nostre radici comuni sono molto più profonde delle nostre divisioni - conclude Benedetto XVI - sarà possibile infrangere una falsa autosufficienza e superare l’estraneità", sperimentando "il fondamento comune della nostra fede".


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Mercoledì, 05 settembre 2007