Agenzia NEV - SPECIALE: Terza Assemblea ecumenica europea
(Sibiu, 4-9 settembre 2007)

Sibiu/8: Significativa la partecipazione dei giovani

L’AEE3 accoglie il documento dei giovani: “Le chiese smettano di competere tra loro”


di Agenzia NEV del 12-9-2007

Roma (NEV), 12 settembre 2007 – È stata significativa la partecipazione giovanile alla Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) di Sibiu (Romania, 4-9 settembre), come dimostra il fatto che il documento presentato dai giovani delegati è stato unanimemente accolto ed allegato al messaggio finale dell’AEE3. “Chiediamo alle chiese di smettere di competere tra loro e di iniziare realmente a vivere l’Evangelo – si legge nel testo –. Noi infatti non siamo chiamati a testimoniare le dinamiche di potere delle nostre chiese, bensì Gesù Cristo”. Il testo, stilato in occasione di un incontro preparatorio dei giovani convocato dalla Conferenza delle chiese europee (KEK) dal 27 al 30 luglio a Saint-Maurice (Svizzera), presenta una serie di impegni legati ai nove forum dell’AEE3 e chiama le chiese a difendere i diritti umani, rafforzare il dialogo interreligioso, stabilire stili di vita sostenibili, supportare politiche di pace e promuovere l’accoglienza dei migranti.

La partecipazione dei giovani, in veste di delegati o di “steward”, è risultata anche nella creazione di un blog giovanile (http://eea3.blogspot.com) e di uno “Youth Cafè” come punto di incontro durante l’Assemblea. Il coordinamento è stato curato da alcuni organismi giovanili ecumenici e confessionali: il Movimento cristiano studenti (MCS), il Consiglio ecumenico giovanile europeo (CEGE), la Comunione mondiale dei giovani ortodossi “Syndesmos” e il Movimento internazionale degli studenti cattolici (JECI-MIEC).

“Sebbene il percorso da fare sia ancora lungo – ha dichiarato Alessia Passarelli, presidente europeo del MCS –, la partecipazione giovanile all’AEE3 è stata concreta e visibile, anzi è stata uno degli aspetti più positivi e meglio riusciti dell’Assemblea, che ci riempie di speranza per il futuro del movimento ecumenico”. Positivo anche il commento di Michel Charbonnier, presidente del CEGE: “Nonostante la scarsa percentuale di giovani delegati (circa il 7%), i giovani sono riusciti ad avere un impatto importante sui risultati dell’AEE3, esortando le chiese e il movimento ecumenico a intraprendere azioni concrete sulla via ecumenica verso l’unità visibile della chiesa, la comune testimonianza in Europa e la responsabilità verso il mondo”. (nev/eva)



Sabato, 15 settembre 2007