Agenzia NEV - SPECIALE: Terza Assemblea ecumenica europea
(Sibiu, 4-9 settembre 2007)

Sibiu/5. Schietto confronto sullo stato dell’ecumenismo oggi: “nessuna era glaciale”

Il cattolico Kasper, il luterano Huber e l’ortodosso russo Kirill a confronto


di Agenzia NEV del 12-9-2007

Roma (NEV), 12 settembre 2007 - Un dialogo schietto e coraggioso, che non ha evitato le questioni più scomode, quello che si è svolto nella prima mattinata di lavoro alla Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) di Sibiu imperniata tutta intorno al tema: “La luce di Cristo e la chiesa”, tra il card. Walter Kasper, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, il vescovo luterano Wolfgang Huber, presidente della Chiesa evangelica tedesca (EKD) e il metropolita Kirill, del Patriarcato di Mosca.

Il card. Kasper ha evidenziato come il tema dell’AEE3, “La luce di Cristo illumina tutti”, sia un saldo terreno biblico su cui costruire. “Non si assiste a nessuna era glaciale nel processo ecumenico”, ha ribadito, riferendosi alle tensioni create da un recente documento vaticano intorno al concetto di chiesa. “L’ecumenismo non è solo uno stare insieme umano – ha ricordato –, piuttosto vuole rendere realtà la fede comune nell’unico Dio. Ma un ecumenismo di facciata non aiuta il dialogo nella verità”, ha concluso, invitando a proseguire il cammino: “ci conosciamo troppo poco e per questo ci amiamo poco”.

“Le differenze ci sono, manca una simmetria”, ha osservato Wolfgang Huber, avanzando tuttavia una proposta concreta: “non solo dire in termini generali, ma collegare insieme gli elementi più importanti della vita delle nostre chiese, unendoli in un canone comune, perché questo possa rispondere alla ricerca spirituale delle persone”. “Molte persone hanno bisogno oggi di spiritualità - ha sottolineato -, le tradizioni cristiane dovrebbero splendere più vicino a loro”. E ha concluso: “Il successo del cammino ecumenico non è una legge della natura, è una realtà che ci è data e una responsabilità condivisa”.

Ha parlato apertamente di crisi dell’ecumenismo il metropolita Kirill: “Questo è il tempo per l’autoesame del movimento ecumenico”, ha affermato, e - riferendosi all’etica sessuale “troppo liberale” di alcune chiese occidentali - ha sottolineato la necessità di trovare “una base morale comune molto più solida tra le chiese”.



Sabato, 15 settembre 2007