Agenzia NEV - SPECIALE: Terza Assemblea ecumenica europea
(Sibiu, 4-9 settembre 2007)
Sibiu/3. Il messaggio finale: insieme per lunità, i diritti dei migranti, pace e giustizia
Concepimento o inizio della vita? Disaccordo sulla dicitura di una delle raccomandazioni
di Agenzia NEV del 12-9-2007
Roma (NEV), 12 settembre 2007 - Il messaggio finale adottato dai delegati della Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) di Sibiu (4-9 settembre), in Romania, parte dalle chiese e dalla necessità di proseguire il dialogo, ma poi spazia sullEuropa e sul mondo intero, affrontando i temi dei diritti dei migranti, della globalizzazione, della pace e degli Obbiettivi ONU del Millennio. Lindicazione, dunque, di un percorso lungo il quale proseguire il cammino ecumenico, ma anche un testo che ha suscitato polemiche, soprattutto da parte protestante.I disaccordi sono emersi sulla presenza nel testo dellimpegno a difendere la dignità di ogni essere umano dal “concepimento alla morte naturale”. Una dicitura che in alcune delle traduzioni distribuite lo scorso 8 settembre, nel corso dellultima sessione plenaria dellAEE3, recitava invece “dallinizio della vita”, versione preferita dalle delegazioni protestanti. Una differenza di non poco conto che è evidentemente ancora in fase di risoluzione, tanto che a tuttoggi non è disponibile una versione ufficiale e definitiva del messaggio. Una situazione che, a causa di altre questioni, si era per altro verificata anche allAssemblea ecumenica di Graz. A parte tale questione controversa, il messaggio finale di Sibiu - che ha raccolto gli emendamenti presentati dalle delegazioni rispetto a una prima bozza - consiste in una serie di dieci raccomandazioni rivolte alle chiese e ai cristiani europei, suddivise in tre sezioni, corrispondenti ai temi delle giornate centrali dellAEE3: la luce di Cristo nella Chiesa, per lEuropa e per il mondo intero. Il documento ribadisce limpegno delle chiese verso lunità visibile, raccomandando “di proseguire il dibattito sul riconoscimento reciproco del battesimo... consapevoli che la questione è profondamente connessa con una comprensione dell’Eucaristia, del ministero e dell’ecclesiologia in generale”; di aumentare i momenti di incontro, tra i quali la preghiera gli uni per gli altri e per l’unità, la formazione teologica e le iniziative sociali e diaconali, progetti culturali; di promuovere “la piena partecipazione dell’intero popolo di Dio ... dei giovani, degli anziani, delle minoranze etniche, dei portatori di handicap”. I diritti dei migranti, parte integrante e attiva nella vita delle chiese e delle società europee, e delle minoranze etniche, in particolare del popolo Rom, sono invece al centro delle raccomandazioni della sezione riguardante lEuropa. “Rivolgiamo un appello agli Stati europei affinché pongano fine allingiustificabile detenzione amministrativa illegale dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo”, si legge nel documento. Altamente qualificante nel messaggio di Sibiu è anche lo sguardo che esso rivolge al mondo e dal quale nasce il categorico rifiuto della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e la preoccupazione per il riarmo militare. Il documento esorta, quindi, “tutti i cristiani europei a sostenere con forza gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio delle Nazioni Unite”, come pure “le iniziative per la cancellazione del debito e la promozione del commercio equo e solidale”. Le raccomandazioni chiedono poi alle chiese di affrontare le problematiche della responsabilità europea nei confronti dei cambiamenti climatici e della globalizzazione - nel mondo intero ma soprattutto in Africa, “un continente che sperimenta livelli di povertà nei confronti dei quali non possiamo rimanere indifferenti e inattivi –“. Sul tema della salvaguardia del creato, la decima raccomandazione propone che le chiese dedichino “il periodo che va dal 1° settembre al 4 ottobre a pregare per la salvaguardia del creato e alla promozione di stili di vita sostenibili”. Se ancora non è possibile trovare sul sito web della AEE3 (www.eea3.org) il testo definitivo del messaggio, è invece già disponibile la Dichiarazione di Saint-Maurice, il documento stilato nellomonima località svizzera lo scorso luglio dai giovani delegati a Sibiu e accluso come parte integrante delle conclusioni dellAEE3. Sabato, 15 settembre 2007 |