44a sessione di formazione ecumenica del SAE (2)

di Agenzia NEV del 31-7-2007

Prosegue l’appuntamento annuale del SAE a Chianciano
La libertà del cristiano come relazione e dialogo
La pastora Perrin: nessuna chiesa può dirsi detentrice della vera “Tradizione”


Chianciano, 31 luglio 2007 (NEV-CS60) - Prosegue la 44ª Sessione di formazione ecumenica del Segretariato attività ecumeniche (SAE), dal titolo “Chiamati a libertà. Fede, chiese, storia”.
Ieri pomeriggio l’archimandrita ortodosso rumeno Traian Valdman ha presentato una relazione su “Liberi in Cristo”, affermando: “In Cristo, la verità rende liberi. Essa ci rende ’liberi da’ e ci predispone ad essere ’liberi per’. Essere liberi da schiavitù religiose, ideologiche, sociali, politiche è necessario e positivo - ha proseguito Valdman -, ma non è tutto. Occorre diventare liberi per Cristo. In lui la libertà è forma della verità e la verità è il contenuto della libertà”. Sull’intervento di Valdman ha reagito, in veste di “discussant”, la teologa cattolica Serena Noceti, che ha sottolineato la “grande questione che ha segnato non solo la teologia e spiritualità occidentale, ma anche la cultura occidentale nel suo insieme: quella del binomio di grazia e libertà. In occidente pensiamo la nostra libertà nella condizione esistenziale dell’essere a un tempo peccatori e redenti in Cristo, segnalando la potenzialità illimitata della libertà e insieme le sue limitazioni e ricordando che il male si dà solo come possibilità che diventa reale nell’esercizio della libertà umana”.
I lavori di ieri si sono conclusi con una liturgia ecumenica, con predicazioni della pastora battista Lidia Maggi e della cattolica Anna Urbani; le offerte sono state devolute alla Chiesa caldea dell’Iraq, che sta attraversando un periodo di grande sofferenza e rischia di scomparire.
La giornata di oggi si è aperta con la meditazione del biblista cattolico Piero Stefani sul testo di Galati 5:13-20, che ha evidenziato la ricerca della libertà come “percorso, cammino verso ciò che non è ancora, che si esprime nel servizio verso gli altri”. “’Essere chiamati a libertà’ - ha affermato Stefani - significa vivere ogni giorno la condizione di uomini liberi ponendosi in relazione con gli altri, senza farsi travolgere dalle opere della carne, che provocano divisioni e rotture, rendendo nuovamente schiavi”.
La pastora valdese Janique Perrin ha parlato su “Tradizione e libertà nello Spirito”, sottolineando l’importanza dell’interazione tra la Tradizione e le tradizioni. “Permane il rischio che le chiese identifichino l’unica Tradizione, intesa come trasmissione del vangelo di generazione in generazione, con la propria tradizione. In questa tensione tra i due termini - ha affermato Perrin - occorre proporre il criterio della libertà nello Spirito, che non vuol dire appropriazione dell’unica interpretazione valida. La libertà che ci è donata, infatti, presuppone il discernimento responsabile del cristiano e risiede proprio nella diversità di espressioni”. Il sacerdote ortodosso russo Vladimir Zelinsky ha discusso la relazione di Perrin, individuando la tradizione come “assimilazione della santità vissuta nel passato da chi ci ha preceduto. Se la rivelazione della Bibbia continua a vivere nelle chiese come presenza dello Spirito, anche nella tradizione splende il raggio di luce della fede: tra il singolo credente e la Scrittura - ha concluso Zelinsky - non c’è mai un vuoto, ma un lungo cammino di generazioni”.
I lavori proseguono nel pomeriggio con i gruppi di studio e con la liturgia eucaristica cattolica presieduta da Rodolfo Cetoloni, vescovo di Montepulciano - Chiusi - Pienza.

L’Agenzia stampa NEV segue i lavori del SAE con comunicati stampa quotidiani; per informazioni durante il convegno, chiamare il numero 328/2281014. La Sessione è trasmessa in diretta streaming su “Radio for you”: http://www.radioforyou.pcn.net
Un forum aperto a commenti ed interventi relativi alla Sessione è disponibile su: http://saecatania.altervista.org/moodle16



Martedì, 31 luglio 2007