Celebrazione ecumenica a Monte S. Angelo (FG)
Come rami carichi di frutti

di Virginia Mariani

Una protestante parla alla giornata conclusiva dell’incontro nazionale a S. Giovanni Rotondo dell’Ordo Virginum delle Diocesi che sono in Italia


Davvero non si può immaginare ciò che il Signore ha nei suoi piani per le nostre vite!
E, infatti, non potevo assolutamente prevedere che dopo un quarto di secolo sarei ritornata nell’antichissimo santuario di S. Michele Arcangelo, a Monte S. Angelo (FG), per una celebrazione ecumenica, la prima in assoluto per chi l’ha organizzata, durante la quale ho predicato, dando la mia testimonianza di fede, dai genitori convertiti al compagno di vita cattolico, dalla quasi ventennale attività ecumenica al percorso di fede nella FGEI prima e nella FDEI ora, dalla teologia femminista alla nuova Bibbia in lingua corretta.
Tornata dall’Egitto, affascinata altresì dalla suggestione politeista che si trasforma anche figurativamente e architettonicamente in monoteismo, ricevo l’invito telefonico di Emanuela Buccioni per il 26 agosto, giornata conclusiva dell’incontro nazionale a S. Giovanni Rotondo dell’Ordo Virginum delle Diocesi che sono in Italia; argomento sarà “Dall’Eucaristia al quotidiano, con Maria donna del grande sì”.
Dopo un comprensibile smarrimento iniziale, letteralmente solleticata dal fatto che per queste donne cattoliche, vergini consacrate o sul cammino di formazione, questa sarebbe la prima opportunità di ascoltare il messaggio evangelico non soltanto da parte di una teologa cattolica, ma anche di un’ortodossa e da me, accetto molto entusiasticamente.
Non potrò conservare alcuna foto o ripresa video di quest’ora di canti, preghiere, Parola letta e predicata a motivo di un assoluto divieto, ma avrò sempre nella memoria gli sguardi, i sorrisi, gli abbracci, le strette di mano e le parole di accoglienza di più di 150 sorelle che mi hanno ascoltata con estremo interesse e partecipazione e che, alla mia battuta iniziale, hanno riso di gusto nel costatare l’appropriatezza del mio nome e cognome al contesto.
La celebrazione, sul modello di quelle che caratterizzano la SPUC, è stata curata e condotta da Pina Lombardi assolutamente non nuova all’ecumenismo, date le attività già svolte in passato con i pastori e la stessa mia comunità battista di Mottola (e, infatti, con lei è stato in qualche modo un ritrovarsi). Non essendoci la teologa ortodossa, i momenti di predicazione, intervallati da preghiere e canti della comunità di Taizè accompagnati da una dolce chitarra, sono stati due: il mio su Galati 4:4-6 e quello della teologa e missionaria Anna Maria Calzolaro su Gv 2: 1-12.
Condividendo entrambe la possibilità di chiamare Dio oltre che Abbà, Padre, anche Madre, ho ricordato i primi versi di una poesia contenuta in un libro di scuola di mia madre: “La mamma è come un albero grande che tutti i suoi frutti ti dà…” Riflettendoci, a questi versi possiamo aggiungere che sono i rami più carichi di frutti quelli che s’inchinano verso il basso.
Che il Signore ci dia, allora, di essere rami carichi di frutti che dal basso, con umiltà, si donano al mondo come Gesù Cristo che è morto e risorto per noi!
Che il Signore ci dia di avere quel sentimento di ubbidienza che è stato in tutte quelle donne, come Maria, e in quegli uomini di cui ci narra la Bibbia!
Che il Signore ci dia di prendere coscienza delle nostre colpe e di essere consapevoli della sua grazia e del suo amore meravigliosamente gratuito!
Sia fatta la Tua volontà”: queste sono le parole insegnate da Gesù alle quali dobbiamo essere radicati/e nella preghiera, nella fede e nella Speranza di nuovi cieli e di una nuova terra quando ancor più risplenderemo come figlie e figli di Dio! Amen!

Virginia Mariani


Intervento Incontro Eecumenico Monte Sant’Angelo di Martedì 26.08.08




Marted́, 16 settembre 2008