Il giovane Oikoumene rappresenta il rinnovamento della vita del processo conciliare per la giustizia, la pace e lintegrità del creato. I risultati dellAee2 (Graz, 1997) sono stati messi in pratica e ulteriormente approfonditi durante lAee3, prendendo spunto dalla Charta Oecumenica. Di conseguenza, raccomandiamo ai delegati le seguenti assunzioni dimpegno. Unità Unità non significa uniformità, può invece esistere come unità nella diversità. Ci impegniamo a incontrare le altre denominazioni e tradizioni con apertura di mente e di cuore. Un esempio è il Movimento giovanile ecumenico, che unisce giovani di tutte le denominazioni che seguono Gesù Cristo. Questi giovani, uomini e donne, non sono il futuro delle chiese, bensì il loro presente. Spiritualità Riconosciamo che la spiritualità è unespressione della fede in tutte le sue varietà. Ci impegniamo a intraprendere un dialogo aperto sulla spiritualità tra partner a livello paritario, tenendo conto che, non soltanto per i giovani, la varietà della vita spirituale costituisce unimportante colonna della fede. Testimonianza Chiediamo alle chiese di smettere di competere fra loro e cominciare a vivere davvero il Vangelo. Infatti, non rendiamo testimonianza alle dinamiche di potere nelle nostre chiese, ma a Cristo. Ci impegniamo a non concentrarci sulla controversia fra testimonianza verbale e non verbale: azione e parola dovrebbero procedere tenendosi per mano. Europa Ogni persona è stata creata da Dio e come tale ha dignità e valore. Insistiamo quindi affinché le chiese e gli Stati dellEuropa prendano posizione a favore della tutela dei diritti umani. Questo costituisce il fondamento per costruire unEuropa secondo le necessità della gente. Migrazione La migrazione è un dato di fatto che deve essere riconosciuto e affrontato con lidea della dignità umana, dellospitalità e del diritto alla libertà di movimento. La mobilità e la libertà di movimento, tuttavia, sono rimasti un privilegio dei cittadini dei paesi membri dellUe. Ci impegniamo a combattere le barriere (restrizioni nella concessione dei visti, differenze sociali e limitazioni finanziarie) che devono affrontare le persone che provengono dai paesi dellUe o non dellUe e a rendere possibile e promuovere un dialogo su un livello paritario, ecumenico ed europeo. Religioni La diversità delle religioni ha modellato la coesistenza degli esseri umani in Europa. Ci impegniamo ad assumere Sibiu come punto di partenza per un rinnovato dialogo interreligioso. Lesito di questo processo sarà caratterizzato da una dichiarazione comune simile alla Charta Oecumenica. Creazione Dio è il creatore del mondo in cui viviamo e di cui facciamo parte. Invece di vivere responsabilmente, però, noi contribuiamo - a causa di uno stile di vita insostenibile - ai disastrosi sviluppi in materia ambientale, come il cambiamento climatico. Ci impegniamo a ripensare il nostro stile di vita in conformità con la testimonianza biblica. Questo dovrà essere fatto tramite iniziative concrete, quali lacquisto di prodotti dal commercio equo e solidale, luso di fonti di energia rinnovabile, la riduzione delle emissio- ni di carbonio e il cambiamento dei nostri modelli di consumo verso uno scenario compatibile. Pace La pace non è un semplice concetto; può essere vissuta a livello personale, a livello ecclesiale e nelle relazioni fra le chiese e i governi. La pace riguarda in primo luogo il nostro atteggiamento personale: se la nostra anima non è in pace, non possiamo raggiungere la pace con gli altri. Ci impegniamo ad occuparci del commercio delle armi sostenuto tacitamente e a portare avanti una lobby permanente contro le aziende che fabbricano armi. Come controparte dellAgenzia militare europea, chiediamo listituzione dellAgenzia europea della pace. Giustizia In quanto parte della società, le Chiese sono anche parte dei sistemi di ingiustizia. Ci impegniamo a rispondere alle esigenze e alle necessità dei nostri prossimi per una maggiore giustizia in tutto il mondo, a gridare la nostra voce di dissenso nei confronti delle politiche oppressive verso la migrazione e della supremazia dei paesi industrializzati nellinterazione globale, a promuovere pari opportunità in materia distruzione per ogni donna e ogni uomo come fondamento della loro potenziale autonomia. Sottolineiamo la necessità di proseguire il lavoro per laccompagnamento e la realizzazione di tali impegni come obbligo nei confronti di noi stessi, dei delegati dellAee3 e degli organismi decisionali delle chiese. Questa rappresenta non soltanto la condizione preliminare per la motivazione e lulteriore lavoro con i giovani ecumenisti, ma costituisce il segno dellaffidabilità del movimento ecumenico. Il presente articolo è tratto da Riforma - SETTIMANALE DELLE CHIESE EVANGELICHE BATTISTE, METODISTE, VALDESI Anno 143 - numero 33 - 28 settembre 2007. Ringraziamo la redazione di Riforma (per contatti: www.riforma.it) per averci messo a disposizione questo testo
Mercoledì, 17 ottobre 2007
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