Notizie dal Comitato centrale KEK

di Agenzia NEV del 21-11-2007

Comitato centrale KEK/1. Via ai preparativi per la XIII Assemblea che si terrà nel 2009

De Clermont: dopo Sibiu continuano il dialogo e la testimonianza comune

Roma (NEV), 21 novembre 2007 - “Chiamati ad un’unica speranza in Cristo”: sarà il titolo della XIII Assemblea della Conferenza delle chiese europee (KEK), che segnerà il 50° anniversario della fondazione della KEK e si terrà a Lione (Francia) dal 15 al 21 luglio 2009. Lo ha deciso il Comitato centrale della KEK, che si è riunito a Vienna (Austria) dal 14 al 17 novembre, ispirandosi al brano della lettera di Paolo agli Efesini in cui si sottolinea l’unità del corpo di Cristo. L’Assemblea di Lione, che segue quella svoltasi a Trondheim (Norvegia) nel 2003, riunirà circa 700 persone, di cui 400 delegati delle chiese membro e 300 tra rappresentanti delle organizzazioni associate, ospiti, giovani “steward” e staff. Il Comitato centrale ha inoltre nominato un Comitato di organizzazione dell’Assemblea e una segretaria dell’Assemblea, la rumena ortodossa Smaranda Dochia.
La riunione del Comitato centrale è stata anche un’occasione per dare una valutazione della Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) tenutasi lo scorso settembre a Sibiu (Romania), di cui sono stati evidenziati sia gli aspetti positivi che quelli negativi. “Nonostante le difficoltà e le tensioni - ha dichiarato il pastore Jean-Arnold De Clermont, presidente della KEK, - l’Assemblea di Sibiu ha mostrato che l’ecumenismo non è bloccato. I delegati erano disposti a continuare il dialogo e soprattutto erano determinati a testimoniare insieme su temi fondamentali come la protezione dell’ambiente, la giustizia sociale in Europa e oltre, la lotta contro la povertà”.


Comitato centrale KEK/2. Approvata la fusione KEK-CCME



La Commissione delle chiese per i migranti in Europa sarà integrata nella KEK entro il 2008

Roma (NEV), 21 novembre 2007 - L’accordo che prevede la fusione - entro la fine del 2008 - tra la Conferenza delle chiese europee (KEK) e la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) è stato firmato a Vienna (Austria) venerdì 16 novembre, in occasione della riunione del Comitato centrale della KEK (14-17 novembre). La CCME diventerà una commissione della KEK, con il mandato di “servire le chiese nel loro impegno per gli stranieri... al fine di promuovere una politica inclusiva per i migranti, i rifugiati e i gruppi minoritari a livello europeo e nazionale”, si legge nell’accordo, firmato per i due organismi da Arlington Trotman e Doris Peschke, rispettivamente moderatore e segretaria generale del CCME, e da Jean-Arnold De Clermont e Colin Williams, rispettivamente presidente e segretario generale della KEK. Apprezzando il risultato di un lungo negoziato su cui sono stati investiti molto tempo ed energia, Arlington ha dichiarato: “Non vediamo l’ora di allargare la voce profetica sull’inclusione e il sostegno alle nuove comunità minoritarie in tutta Europa”. De Clermont ha sottolineato la rilevanza di questa fusione, che “non è solo un cambiamento strutturale per avere maggiore efficacia. Dietro di essa c’è la volontà politica e teologica di affermare che i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo stanno al cuore della missione delle nostre chiese in Europa”.


Comitato centrale KEK/3. Tra i temi: migranti, mercato globale, partecipazione giovanile

Roma (NEV), 21 novembre 2007 - Il Comitato centrale della Conferenza delle chiese europee (KEK), riunito a Vienna (Austria) dal 14 al 17 novembre, si è espresso su una serie di questioni sul fronte interno ed esterno, oltre ad approvare la programmazione della XIII Assemblea e la fusione con la Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME) (vedi notizie precedenti). Sono state varate due dichiarazioni relative a questioni politiche: una esprime preoccupazione per l’uso crescente della detenzione amministrativa dei migranti in attesa di allontanamento in molti paesi europei, l’altra fa appello all’Unione europea perché i negoziati per gli Accordi economici di associazione (EPA) con i paesi di Africa, Caraibi e Pacifico (ACP) non siano “pietre di inciampo, ma pietre di guado e mattoni per costruire un sistema più giusto ed equo del mercato globale”.
In ambito interno è stato approvato un memorandum che appoggia la costituzione di un comitato congiunto tra KEK e organizzazioni ecumeniche giovanili associate, per favorire la partecipazione dei giovani al movimento ecumenico a tutti i livelli. Il Comitato ha poi accolto come membro la Chiesa ortodossa d’Estonia e ha accettato la candidatura della Chiesa ortodossa estone del Patriarcato di Mosca, su cui prenderà una decisione nel 2008, dopo aver riflettuto su un modello di rappresentazione comune delle chiese ortodosse estoni nella KEK.



Giovedì, 22 novembre 2007