Il Papa Nomina Kasper cardinale il 21 febbraio del 2001

Ecumenismo Conferenza di Walter Kasper ad Avellino
Quando soffia lo Spirito
Approfondita anlisi dello stato attuale dei rapporti ecumenici ed indicazioni per il futuro
Giovanni Sarubbi

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Lezione di ecumenismo, con scontro in diretta fra un francescano ed un seguace del vescovo scismatico Lefevre, quella che lunedì 12 marzo ad Avellino, ha visto impegnato il neocardinale Walter Kasper, da poco nominato responsabile del Pontificio Consiglio per l'unità dei cristiani. Doveva parlare della Dominus Jesus, il controverso documento della Congregazione per la dottrina della Fede del cardinale Ratzinger. Ha invece tenuto un'approfondita relazione sullo stato dei rapporti con le altre confessioni cristiane, indicando anche i temi controversi su cui intende esercitare la sua azione nei prossimi anni. In particolare Kasper, ha concentrato la sua attenzione sulla questione del Papato e sul rapporto fra i due ultimi concili tenuti dalla chiesa cattolica, il Vaticano I° ed il Vaticano II°, con il secondo vissuto da milioni di cristiani di tutto il mondo come una negazione del primo.

Ed è proprio sul Vaticano I° e sulla sua formula più nota e cara al clero tradizionalista, "extra ecclesia nulla salus" (fuori dalla chiesa non vi è salvezza), che si è avuto lo scontro in un aula con oltre 400 presenti. Da una parte padre Paolino, francescano del Cuore Immacolato di Maria, dall'altra un prete secolare della diocesi di Benevento, don Eugenio Landa di Pietradefusi. Quest'ultimo, con una lunga citazione in latino proprio del Concilio Vaticano I°, aveva contestato le aperture ecumeniche del Cardinale Kasper, che si era molto dilungato a spiegare i meriti delle posizioni di Lutero ed i punti di dissidio ancora esistenti con i protestanti. Protestanti che per don Eugenio Landa continuano ad essere eretici, scomunicati, persone con cui non prendere neppure un caffè. Padre Paolino, ecumenista convinto, ha apostrofato con forza don Eugenio Landa, accusandolo di "povertà culturale", di ritorno al passato, di non comprensione di quelli che Giovanni XXIII chiamava i segni dei tempi.

La relazione di Kasper proprio su questi punti era stata particolarmente approfondita e innovativa, anche se per una valutazione più attenta sarà necessario leggere il testo scritto che sarà pubblicato a breve dall'Istituto Scienze Religiose di Avellino. Significativa una sua battuta in risposta al prete Lefreviano e in difesa del Concilio Vaticano II°: "Noi siamo legati ai sacramenti, che darebbero la salvezza, ma Dio no".

Kasper, in particolare, ha sottolineato la necessità di togliere alle affermazioni del Concilio Vaticano I° tutto ciò che deriva dal contesto politico e sociale nel quale quelle dichiarazioni furono formulate. Era il tempo della chiesa accerchiata, ha affermato Kasper, interpretando così in modo molto più aperto anche il contestatissimo dogma dell'infallibilità papale o quello del primato che furono definiti proprio dal Concilio Vaticano I°. Primato che in realtà significherebbe solo che "il papa è libero di agire, anche senza il preventivo confronto con il collegio episcopale, a seconda delle necessità nelle quali la chiesa si trovi ad operare".

Non più quindi, ha detto Kasper, questione del primato del papa, ma questione di come esercitare il cosiddetto "ministero petrino", inteso come difesa dell'eredità trasmessa dagli apostoli alle generazioni future. Un Papa quindi che eserciti quella che Kasper ha definito una "presidenza nella carità" piuttosto che un potere temporale.

Kasper ha più volte sottolineato le divisioni che esisterebbero nel mondo protestante, divisioni che impedirebbero un approfondimento del dialogo ed il raggiungimento dell'unità dei cristiani a cui, secondo lui, comunque si arriverà. Queste sue affermazioni, che hanno un fondamento di verità, sono servite in realtà a fugare i dubbi sull'unità della chiesa cattolica che invece sarebbe granitica proprio come la pietra evangelica su cui Gesù avrebbe voluto costruire la sua chiesa.

Presente all'incontro anche il pastore metodista Antonio Squitieri, che ha salutato con parole di stima la relazione di Kasper e le sue aperture ecumeniche.


"Il Dialogo - Periodico di Monteforte Irpino" - Direttore Responsabile: Giovanni Sarubbi

Registrazione Tribunale di Avellino n.337 del 5.3.1996