A Torre Pellice una manifestazione di Forza Nuova contro i valdesi

Forte preoccupazione della Tavola valdese


di Agenzia NEV del 26-09-2007

Di seguito un articolo di Claudio Pasquet pastore della chiesa valdese di Torre Pellice


Roma (NEV), 26 settembre 2007 - La Tavola valdese (organo esecutivo dell’Unione delle chiese valdesi e metodiste) ha espresso viva preoccupazione per una manifestazione organizzata lo scorso 22 settembre da Forza Nuova (FN), movimento di estrema destra, nella piazza di fronte alla chiesa cattolica di Torre Pellice, località storica del protestantesimo italiano situata nel pinerolese. Scopo della manifestazione era quello di "rilanciare la lotta antiabortista" contro la comunità valdese, rea di "sostenere strenuamente la legge 194".
"Dopo le svastiche e le scritte ’Valdesi al rogo’ sulle chiese valdesi di San Germano Chisone (TO) e di Torino, sabato scorso si è dovuto assistere ad un volantinaggio contro i valdesi nella loro sede storica ad opera di un drappello di Forza Nuova" ha dichiarato Maria Bonafede, moderatora della Tavola valdese, la quale ha immediatamente respinto "le accuse diffamanti contenute nel testo dai toni sprezzanti e denigratori diffuso da FN". La Tavola Valdese, inoltre, "chiede alle autorità competenti il massimo discernimento e la massima vigilanza a tutela della vita e della libertà della chiesa valdese e delle minoranze religiose in Italia" (in Anteprima l’articolo del pastore valdese di Torre Pellice Claudio Pasquet).


La manifestazione di Forza Nuova a Torre Pellice: "No alla provocazione"
di Claudio Pasquet

Proponiamo in anteprima l’articolo che verrà pubblicato sul prossimo numero del settimanale delle chiese battiste, metodiste e valdesi “Riforma” (www.riforma.it). L’autore è pastore della chiesa valdese di Torre Pellice.

Sono venuti a manifestare a Torre Pellice, erano circa una ventina; appartenenti al movimento “Forza Nuova” che si richiama alle idee dell’estrema destra.
Sul loro sito Internet così spiegavano il perché della manifestazione: “dopo le dichiarazioni della Tavola Valdese favorevoli all’aborto e alla ’liberalizzazione’ di tutte le tecniche di sperimentazione riguardo a embrioni e procreazione assistita, e dopo gli ennesimi attacchi alla Chiesa cattolica…”
Per concludere poi: “è necessario… che tutti coloro che si richiamano al cristianesimo facciano fronte comune almeno nella difesa delle basi elementari della civiltà cristiana; constatiamo invece che coloro che pretendono continuamente dalla Chiesa cattolica aperture e dialogo, sono poi i primi ad assumere posizioni radicali e sostanzialmente anticristiane…”
Sabato alle 16 sono andato alla manifestazione per vedere cosa dicevano, ma qualche centinaio di persone si era già riunito spontaneamente per dimostrare invece la loro contrarietà. Schieramento di forze di polizia e dei carabinieri, che hanno gestito la cosa in modo ineccepibile e, per fortuna, a manifestazione finita posso dire che tutto è filato liscio. Anche per il buon senso dei molti che non hanno accettato provocazioni e l’interessamento delle autorità locali che hanno cercato di dialogare e di scoraggiare chi voleva per forza venire alle mani.
La cosa in sé è piccola, quasi insignificante. Le mie considerazioni sono però più generali. Innanzi tutto mi chiedo se nel dare il permesso alla manifestazione, la questura abbia ben riflettuto su alcuni fatti: è stata direttamente attaccata una chiesa e una minoranza religiosa e lo si è lasciato fare a Torre Pellice davanti alla chiesa cattolica! Questo dopo che, in tempi recenti, su due dei nostri templi sono apparse svastiche e la poco simpatica frase “valdesi al rogo”. Nessuno ha pensato che era un evidente tentativo di sobillare e provocare, magari per tornare allo scontro fra le religioni, in un’epoca che non ne ha nessun bisogno? Se questo tentativo c’era è fallito, anche perché il parroco di Torre Pellice, che qui ringrazio, ha voluto essere lì con noi e con chi voleva calmare gli animi.
La seconda riflessione è invece rivolta alle alte gerarchie vaticane che hanno ribadito di recente che noi non siamo neppure chiesa e siamo gravemente carenti. Attenzione cari fratelli in Cristo, come vedete c’è subito chi è pronto a raccogliere i vostri giudizi e bollarci di “posizioni sostanzialmente anticristiane”. Credo che anche voi abbiate capito che la chiesa non ha bisogno di “uomini della provvidenza”, che certo vi hanno fatto notevoli favori politici, ma intanto riaccendevano i roghi… o peggio le camere a gas.



Giovedì, 27 settembre 2007