Consiglio ecumenico
Accolte due nuove chiese membro

di Agenzia NEV del 20-2-2008

In Giamaica nel 2011 la Convocazione ecumenica internazionale per la pace
Roma (NEV), 20 febbraio 2008 - Il Comitato centrale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), riunito a Ginevra (Svizzera) dal 13 al 20 febbraio, ha accolto due nuovi membri effettivi, arrivando ad un totale di 349 chiese membro che rappresentano 560 milioni di cristiani in circa 110 paesi del mondo. Si tratta della Chiesa presbiteriana indipendente del Brasile e della Chiesa evangelica del Laos, ciascuna costituita da circa 100.000 membri.
Tra le altre decisioni, è stato scelto il luogo che ospiterà nel 2011 la Convocazione ecumenica internazionale per la pace, che si svolgerà a Kingston (Giamaica). La Convocazione, dal titolo "Gloria a Dio e pace in terra", segnerà il culmine del Decennio per sconfiggere la violenza (DOV), indetto dal CEC per il periodo 2001-2010. Si prevede la partecipazione di circa 2000 persone, tra rappresentanti delle chiese, attivisti per la pace ed esponenti delle diverse fedi, allo scopo di adottare una "Dichiarazione sulla pace giusta".
Una dichiarazione approvata il 19 febbraio chiama le chiese a fare azioni decisive per combattere il cambiamento climatico, perché "i correnti modelli di produzione e consumo insostenibile hanno provocato terribili effetti negativi sull’ambiente e hanno generato ciò che è stato chiamato un ’debito ecologico’ verso l’umanità e la Terra". Per risanare questo debito, continua l’appello, le chiese devono sviluppare "modi creativi per praticare relazioni ecologicamente rispettose all’interno della comunità umana e con la Terra".
Il Comitato centrale ha inoltre varato un piano strategico quinquennale per la comunicazione, che sintetizza il messaggio-chiave del CEC nelle tre parole "unità, testimonianza e servizio". La strategia evidenzia alcuni punti fondamentali: un legame più stretto tra comunicazioni e ricerca di fondi; formazione alla comunicazione per lo staff del CEC; un piano strategico di comunicazione all’interno delle aree programmatiche; l’impegno per raggiungere la base delle chiese membro; la ristrutturazione del dipartimento delle comunicazioni del CEC.
Sono state considerate anche alcune proposte per ripensare l’Assemblea generale (la prossima è prevista per il 2013), nell’ottica di un allargamento ad altre organizzazioni cristiane e organismi denominazionali globali. Tali proposte suscitano però la preoccupazione della componente ortodossa, che teme di diventare così una minoranza nella minoranza.
Sul piano finanziario, i risultati preliminari del 2007 mostrano un avanzo di 2.870.000 franchi svizzeri (1.800.000 euro), invece del deficit previsto dal bilancio, a causa dell’impatto favorevole dei tassi di cambio.



Venerdì, 22 febbraio 2008