Ecumenismo.
Concluso l’incontro annuale dei Consigli nazionali di chiese a Palermo

di Agenzia NEV del 16-4-2008

Tra i temi, il futuro dell’ecumenismo in Europa e l’impatto delle migrazioni


Roma (NEV), 16 aprile 2008 - Si è concluso con una valutazione positiva l’incontro annuale dei segretari generali dei Consigli ecumenici nazionali europei, organizzato quest’anno dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI) a Palermo dal 7 al 10 aprile. Si tratta di un incontro informale al quale hanno partecipato i rappresentanti di una quindicina di Consigli da tutta Europa (Germania, Svizzera, Paesi Passi, Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Polonia, Regno Unito, Estonia, Romania e dai paesi scandinavi): tali Consigli sosno costituiti da rappresentanze ortodosse e protestanti e, nella quasi totalità dei casi, anche dai cattolici, in veste di membri effettivi o di osservatori. L’incontro di Palermo è stato soprattutto un momento di condivisione e scambio, incentrato sulla questione delle migrazioni e sulla valutazione della Terza Assemblea ecumenica europea (AEE3) di Sibiu (Romania) nel settembre 2007. Hanno partecipato anche rappresentanti della Conferenza delle chiese europee (KEK), del Consiglio delle conferenze episcopali in Europa (CCEE) e della Sacra Arcidiocesi ortodossa d’Italia e Malta. Messaggi di saluto sono giunti dal presidente della FCEI Domenico Maselli e dal Segretariato attività ecumeniche (SAE).
“La valutazione dell’AEE3 - ha dichiarato Laura Casorio, segretaria esecutiva della FCEI - ha evidenziato come l’ideale percorso verso Sibiu debba proseguire dopo l’Assemblea a livello locale, riprendendo e diffondendo la Carta ecumenica e il messaggio finale”. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare “Mapping Migration. Mapping Churches’ Responses”, una ricerca europea su chiese e migrazioni commissionata dal Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e condotta dalla Commissione delle chiese per i migranti in Europa (CCME), in collaborazione con il Nova Research Centre di Gloucester (Gran Bretagna). “La discussione sul tema ’chiese e migrazione’ - ha spiegato Laura Casorio -, partita dalla presentazione di questo studio e da una panoramica della situazione delle chiese evangeliche italiane, ha mostrato come il movimento ecumenico nei prossimi anni sarà condizionato dal cambiamento interno alle chiese. In molti paesi europei i consigli ecumenici sono profondamente coinvolti nel dialogo interreligioso, in alcuni casi con la collaborazione delle istituzioni che a causa del fenomeno migratorio si trovano ad interagire con una società civile in continua evoluzione. Il prossimo incontro che si terrà in Austria, infatti, affronterà in particolare la questione del dialogo interreligioso a partire dalla Carta ecumenica”.



Giovedì, 17 aprile 2008