Roma (NEV), 31 ottobre 2007 - “Mentre l’ONU affronta il 21° secolo sottolineando l’interconnessione tra sviluppo, sicurezza e diritti umani, il CEC crede fermamente che il multilateralismo sia l’unico modo per rispondere alle sfide dell’oggi”. Così si è espresso il pastore Samuel Kobia, segretario generale del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC), nel corso di un incontro con il segretario generale dell’ONU Ban Ki-Moon, svoltosi a New York domenica 28 ottobre. Riaffermando la volontà di cooperare, il segretario generale dell’ONU ha espresso “profondo apprezzamento per il lavoro del CEC”, che a suo parere svolge un ruolo fondamentale per le Nazioni Unite, non solo per la rappresentatività delle chiese di tutto il mondo, ma anche per gli obiettivi condivisi e il “significativo contributo fatto dal CEC nelle aree della democrazia e dei diritti umani”.
L’incontro ha aperto la terza riunione annuale di leader ecumenici organizzato dall’ufficio del CEC per le relazioni con le Nazioni Unite, la cosiddetta "Advocacy Week", settimana internazionale per la promozione dei diritti umani, che si concluderà il 2 novembre. Alla consultazione partecipano circa ottanta leader ed esperti in relazioni internazionali delle chiese e degli organismi ecumenici, tra cui l’italiana Laura Casorio, segretaria esecutiva della Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI). L’evento ha lo scopo di facilitare la cooperazione ecumenica su temi strategici quali il cambiamento climatico, la situazione nel Corno d’Africa, il disarmo nucleare, la crisi in Medio Oriente, l’impegno contro la povertà e l’ingiustizia economica, anche in riferimento agli Obiettivi di sviluppo del Millennio dell’ONU. Con l’occasione è stata annunciata l’intenzione del CEC di proporre all’ONU l’istituzione di un “Decennio per il dialogo interreligioso e la cooperazione per la pace”.