40a Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI)
Anna Maffei: Annunciare la salvezza, servire il prossimo e lottare per la giustizia

a cura di Luca Baratto

Roma (NEV), 11 giugno 2008 - La 40a Assemblea generale dell’Unione cristiana evangelica battista d’Italia (UCEBI) si svolgerà dal 12 al 15 giugno a Bellaria, presso Rimini, con il titolo “Tu vieni e seguimi”. L’Assemblea, che si tiene ogni due anni, sarà l’occasione per i battisti italiani per fare un bilancio della situazione generale, valutare l’operato del Comitato esecutivo e definire le priorità per il prossimo mandato. Abbiamo chiesto alla pastora Anna Maffei, presidente del Comitato esecutivo dell’UCEBI, una riflessione sui temi dell’Assemblea.

Il motto dell’Assemblea è costituito dall’invito di Gesù "Tu vieni e seguimi". Perché avete scelto come tema generale quello del discepolato cristiano e come lo svilupperete?
Mettere al centro dell’Assemblea il tema biblico del discepolato significa invitare le chiese a specchiarsi nella propria vocazione, fare una onesta diagnosi su se stesse e chiedersi: come rispondiamo, come chiese e come persone, alla chiamata che il Signore ci rivolge oggi in questa nostra realtà? Quanto rilevanti sono le nostre proposte ed il nostro stile di vita rispetto alle sfide che l’Evangelo ci rivolge? Ci mettiamo davvero in gioco? C’è coerenza fra le cose che diciamo e quelle che facciamo? Il tema del discepolato richiama quello della consacrazione a Dio che significa annuncio esplicito della salvezza in Cristo, servizio al prossimo, lotta appassionata per la giustizia. Per sviluppare queste problematiche abbiamo inviato alle chiese alcuni documenti di studio sullo stato delle nostre chiese rispetto alla loro crescita (o decrescita) e rispetto alle nostre radici storiche ed eccelsiologiche. In Assemblea, oltre alla discussione generale, ci saranno tre gruppi di lavoro che affronteranno il tema dal punto di vista teologico, da quello della nostra missione interna e del nostro rapporto con le chiese dell’immigrazione.

Quali sono stati gli elementi qualificanti del lavoro del Comitato esecutivo dell’UCEBI nell’ultimo biennio e quali le questioni che proporrete alla discussione dell’Assemblea?
Attraverso il progetto Martin Luther King, memoria e attualità dell’uomo e del suo messaggio, questo biennio ci ha visti particolarmente impegnati sulle tematiche della lotta alle discriminazioni, ai razzismi, alla povertà. Anche il progetto Zimbabwe si è inserito in questo programma più ampio attraverso tre aspetti: la solidarietà verso le chiese battiste del paese africano; il sostegno ad un ospedale e sei presidi sanitari in zone rurali e remote; il lancio del nuovo programma di adozioni a distanza di orfani. A questo si è aggiunto un sostegno politico, fatto di dichiarazioni e di appelli al rispetto per i diritti umani e civili della popolazione che nello Zimbabwe versa in una situazione ogni giorno più precaria e difficile. In questo quadro si sono consolidate alcune collaborazioni internazionali, come quella con la rete missionaria afro-americana della Lott Carey Foreign Mission Convention e dell’Associazione battista della Virginia (USA); ne sono poi nate alcune altre, proprio in appoggio al nuovo dipartimento delle chiese internazionali. Altra nostra priorità è stato il rilancio del lavoro con i giovani e lo stimolo ad un maggiore dialogo fra le generazioni. A questo sono stati dedicati importanti momenti di formazione e aggregazione. Abbiamo anche segnato la nostra presenza sui temi della laicità sia in occasione della manifestazione "Coraggio laico", sia in altri importanti interventi pubblici. Noi chiediamo che l’Assemblea si esprima sulle scelte che sono state operate e individui i fronti principali di impegno per i prossimi anni.

A distanza di 10 anni dall’ultima discussione assembleare, tornerete a parlare di 8 per mille. Quali sono le ragioni che hanno riportato l’argomento all’ordine del giorno?
E’ stata l’Assemblea di due anni fa a chiedere di rimettere l’argomento in discussione. L’eventualità di accedere alla ripartizione dell’otto per mille era infatti stata discussa nel passato nel corso di tre assemblee e le ragioni del sì erano state sconfitte di misura, in ossequio al principio storico battista della separazione fra stato e chiesa. Oggi, passati 10 anni, in molte chiese si sente l’esigenza di riparlarne e noi lo faremo ascoltando le ragioni degli uni e degli altri. Prevedo che il confronto sarà appassionato, come sempre, e mi auguro che ci si ascolti con serenità e rispetto reciproco.

Nel 2009 ricorreranno i 400 anni dalla fondazione della prima chiesa battista del mondo. Come vi preparate a festeggiare questo anniversario?
Saranno due i momenti che scandiranno questo anniversario, a livello nazionale e internazionale. Il primo, dal 9 al 14 febbraio 2009 avrà luogo a Castelgandolfo, ed è un convegno internazionale dei battisti per la pace. Il convegno, che sarà di formazione, di riflessione e di testimonianza, porterà in Italia formatori ed attivisti per la pace e la risoluzione nonviolenta dei conflitti da tutti i continenti. Il programma è fitto e interessante. Scegliamo dunque di segnare questo anniversario valorizzando la presenza nel mondo di credenti battisti che, se pur sempre minoritari, vivono la propria fede in maniera attiva e militante, particolarmente sui temi della pace e della giustizia. Il secondo appuntamento sarà dal 24 al 26 luglio 2009: le chiese della Federazione battista europea si daranno appuntamento ad Amsterdam, là dove nacque la prima chiesa battista. Sarà un’occasione per ricordare, per incontrarsi, per fare festa, ma anche per ascoltare alcune voci autorevoli sui temi cari ai battisti: la missione, i diritti umani, la libertà religiosa, lo studio della teologia e della storia battista. A questi importanti eventi se ne aggiungeranno naturalmente tanti altri, a carattere locale o cittadino.



Giovedì, 12 giugno 2008