Il vero ed unico miracolo: la vita

di Mario Mariotti

Gesù non è nel povero; è in colui che aiuta il povero. Colui che aiuta il povero sta incarnando l'amore di Dio per il povero, e quindi è Gesù che si Incarna nell'amare e condividere
Gesù non è nel pane e nel vino offerti in sacrificio per noi. Lui è nello "Spezzare il pane", nel condividere, fra noi il necessario alla vita.
Dio è Spirito, lo Spirito Verbo, e il Verbo è lo “spezzare il pane”. A coniugare il Verbo tocca a noi.
Gesù è la Verità, e gli scribi ed i farisei sono la religione. Sono questi ultimi a inchiodare la Verità. Ergo: la religione soffoca la Verità. La religione non va superata trovando altre forme per esprimerla. Essa strutturalmente divide dalle altre religioni, e quindi divide, il genere umano. La dimensione unificante è quella laica di cittadini del pianeta Terra.
Chi ama e condivide è una cellula, un atomo, un tralcio di Dio, che si sta incarnando nel Figlio per portare il necessario e la gioia nella terra dei viventi.
Quelli che credono alla rivelazione di Gesù che Dio ci è padre come è Suo padre, se tirano le conseguenze di questo messaggio capiscono che esso fa saltare l'adorazione, il ringraziamento, la necessità di placare e di pregare Dio.
Il Padre-Madre non vuole essere adorato e ringraziato; vuole che noi chiediamo perdono e rimediamo al male che abbiamo fatto al prossimo; quello 'che Lui-Lei può fare, lo fa senza bisogno di essere pregato, perché è ostaggio del Suo amore per noi, sue creature.
Dopo l'olocausto di Auschwitz e quello della grande favela del Sud, coi piccini che noi lasciamo morire ed i migranti che lasciamo annegare, dobbiamo finalmente capire che siamo noi stessi le mani dell'amore di Dio per noi; e che il "pregare" consiste nel nostro amare, condividere, spezzare il pane fra noi.
L'ama Dio ed ama il prossimo deve diventare l’“Ama il prossimo come Dio lo ama”, che realizza, quella Parola che dice che il Signore si è incarnato non per essere servito, ma per servire.
Maria non è regina-paradigma di preghiere e mediatrice di grazie e miracoli; Lei è paradigma della realtà che Dio ha bisogno di noi per far arrivare a noi il Suo amore per noi.
Nella religione Dio crea l'uomo; nell'Incarnazione l'uomo dà esistenza, dà corpo a Dio nella concretezza storica, che ha sete di Lui, cioè di solidarietà, fraternità, tenerezza, amore.
Il creato vive, una logica nazista per la sua crudeltà, e capitalista nel senso che chi più ha è nelle condizioni di avere sempre di più. Il creato va riempito di Dio, che è Solidarietà, Giustizia, Amore, Condivisione, e a far esistere Dio nel creato dobbiamo essere noi, in modo da trasformarlo secondo Lui.
La ricchezza bestemmia Dio-Condivisione, perché è l'opposto dello spezzare il pane; perché è accumulare il pane. Il mercato è la legge naturale del più forte, la competizione fa emergere il più forte questi sono i tre cancri che uccidono la libertà, l'uguaglianza, la fraternità.
Il comunismo è vivere del necessario e condividere ciò che eccede con chi ne è ancora privo; è impegno per un'economia di comunione, che pianifichi una società nella quale tutti possano fruire dei diritti umani fondamentali, e sappiano rispettare anche quelli delle bestioline, esposte come noi al dolore, alla paura della morte, alla sete d'affetto. Quando Gesù ci dice che, se noi amiamo e condividiamo, siamo Suoi genitori e fratelli in quel momento distrugge la divisione sacro-profano; fonda la laicità come unica dimensione del creato; demolisce la religione che separa la creatura dal Creatore. Chi ama e condivide, cioè chi spezza il pane, è cellula di Dio che si incarna in Cristo, e realizza quella Parola che vuole che noi ci amiamo fra noi come Lui ci ama.
“Il Padre si placa al soave odore del sacrificio del Figlio - Ogni autorità viene dall'Alto - Il corpo è fonte di peccato - La ricchezza è benedizione di Dio - Il Figlio sì è suicidato per noi -Tutto è volontà di Dio; queste le bestemmie che hanno trasformato il progetto dell'Incarnazione in una religione funzionale alla conservazione di un esistente che è contrario della volontà del Padre.
Alla sofferenza, al dolore siamo noi a dover dare un senso. Il senso è quello di impegnarci per un mondo senza sofferenza e senza dolore. L’unico, il vero miracolo è la vita. I


Sabato 14 Aprile,2018 Ore: 16:17